Elezioni Taiwan: Tsai Ing-wen, primo presidente donna
Elezioni Taiwan: come preannunciato dagli ultimi sondaggi, ecco la prima donna al vertice di una nazione di lingua cinese, si chiama Tsai Ing-wen. Giurista, 59enne, sembra irrefrenabile la sua nomina a presidente della Repubblica di Cina, meglio conosciuta in Occidente con la denominazione di Taiwan. La signora Tsai del DDP (Partito Democratico Progressista), a metà dello spoglio tuttora in corso di svolgimento, ha raccolto circa il 55% dei voti mentre, non andava oltre il 35% il suo avversario Eric Chu del Kuomitang, storica formazione nazionalista perdente nella guerra civile cinese contro l’armata comunista di Mao Tse Tung e che, nel 1949, riparò sull’isola.
Elezioni Taiwan: Tsai Ing-wen, il primo presidente donna
Una vittoria storica per il paese, non tanto per il genere del neo-presidente ma per la sua posizione tendenzialmente favorevole all’indipendenza di Taipei. Finora, sia la Repubblica di Cina (Taiwan) – “ultima trincea” di Chang Kai-shek – sia la Repubblica Popolare Cinese (Cina), erede di Mao, hanno sostenuto il principio che afferma l’esistenza di “una sola Cina”; in base a un accordo denominato “consenso del 1992”: Taipei e Pechino si impegnano a mantenere lo status quo (due paesi distinti) per un tempo indeterminato, anche se Taiwan continua a considerarsi la “vera” Cina e, da parte sua, la Cina ritiene che Taiwan sia una propria “provincia ribelle”, ossia un proprio territorio che prima o poi dovrà ritornare alla madrepatria.
Tsai Ing-wen ha sempre accuratamente evitato di dichiarare una posizione netta riguardo al “consenso del 1992”, attirandosi così le antipatie di Pechino. Tuttavia, pare essersi impegnata nel consolidare l’attuale situazione: indipendenza de facto e non de jure. L’ambiguità sull’argomento potrebbe costargli cara: in ballo ci sono 170 miliardi di dollari in scambi con la Cina continentale. Sempre più importanti visto che il PIL taiwanese cresce solo dell’1% all’anno.