Tutte le dichiarazioni choc di Giulia Latorre
Giulia Latorre, ancora lei. La ragazza, nota soprattutto (o solo) per essere la figlia del marò Massimiliano Latorre, torna a far parlare di sè. Come? Facendo coming out sulla pagina Facebook OmofobiaStop, salvo poi rettificare in una successiva intervista a Radio Cusano Campus. “C’è stato un errore, non è come pensate. Il mio era un messaggio in generale, non è niente di particolare. Sto chiedendo di togliere la mia foto (presente sulla pagina Facebook OmofobiaStop), perché stanno pensando ad altro”. Sarà, ma la dichiarazione shock (che trovate qui sotto ) seguita da rettifica è uno dei più noti stratagemmi di marketing. L’obiettivo? Far parlare di sè. E Giulia, seppur colpita da una disgrazia, in questo mare, ha dimostrato di saperci sguazzare benissimo. Non è infatti la prima volta che si rende protagonista di dichiarazioni al limite del “politically correct”.
Giulia Latorre e lo sfogo contro l’Italia
Il primo fu uno sfogo, legittimo, dopo che suo padre venne colpito da un’ischemia mentre era ancora in stato di fermo in India. Allora Giulia se la prese con l’Italia: “Sì, è vero, mio padre sta in ospedale perché non sta bene ed ha avuto una mancanza. Ma voi Italia di merda fateli stare lì un altro pò! Vi preoccupate di portare qui gli immigrati che bucano le ruote perché vogliono soldi e non vi preoccupate dei vostri fratelli che combattono per voi, e alcuni perdono la vita. Italia mi fai schifo”.
Giulia Latorre e il Grande Fratello
Poi l’accusa di speculare sulla tragedia, dopo che si scoprì che Giulia aveva effettuato un provino per entrare nella casa del Grande Fratello. La risposta di Giulia fu durissima: “Ho visto nel Grande Fratello solo un’opportunità di gridare al monodiche mio padre e’ innocente, non volevo certamente diventare famosa strumentalizzando la vicenda. Io non mi vergogno ne tantomeno piango per i vostri commenti. Non ho ucciso nessuno, volevo andare al GF per aiutare mio padre”. Ed ancora: “Qui le merde siete voi e i giornalisti che ingrandiscono le cose. Veramente che schifo che fate”.
Giulia Latorre, ancora polemiche
Critiche arrivarono per un altro suo post in cui commentava la notizia del ragazzo morto in una discoteca a Riccione dopo aver assunto ecstasy:
UNA COSA CHE MI FA COSÌ INCAZZARE è .. Si parla e addirittura scrivono “web commosso per il sedicenne drogato” giustificando la droga e ciò che ha fatto, tralasciando gli anni , poteva avere anche 70 anni o 10 ciò non giustifica che si è drogato andando contro la legge.
Però i militari che vanno in guerra , per salvare il nostro sedere perdono mani , gambe , e LA VITA ! NON SE NE PARLA !? Non scrivete “web commosso” no?!
Militari in carcere o trattenuti in India ingiustamente non se ne parla MAI!!! Parlate sempre di cavolate , militari che stavano per perdere la vita per noi PER LA LORO PATRIA e non per la droga , non li calcolate minimamente !
Sto incazzata nera , perché il mondo va al contrario!!! Insultate i due maró senza sapere come sia andata la situazione , però giustificate la droga solo perché ha 16 anni? Poteva averne, ripeto anche 30 come sapeva che la droga gli dava complicazioni, divertimento, poteva anche capire a cosa andava incontro, non gli hanno puntato la pistola in testa dicendo “drogati” ne era consapevole. Mi dispiace per la sua morte ma non lo giustifico il gesto che ha fatto solo per farsi “grande” davanti ai suoi amici.
Parlate di chi si fa il culo per voi, giorno e notte , chi si fa male all ilva! CI SONO PERSONE CHE PAGHEREBBERO PER AVERE UNA VITA e non per perderla.. Persone malate di cancro, tumori, incidenti mortali! Pensateci due volte prima di fare una cosa.
Giulia Latorre e le molestie su Facebook
Nemmeno un mese fa, Giulia raccontava in un’intervista a Radio Cusano Campus di aver ricevuto molestie sulla sua pagina Facebook (seguita da 20mila persone). “Ci sono uomini, anche grandi, che mi molestano, che mi scrivono cose tipo “Sei bellissima”, “Escile”, “Mi ti vorrei fare”. Molestie sessuali praticamente, ma la prendo a ridere, se ogni volta che mi scrivono cose del genere dovessi denunciare non vivrei più. In tanti mi scrivono anche che mio padre è un assassino, che ha ucciso gente innocente, ma io so che non è vero, quindi me ne infischio di quello che dice la gente. Le persone ci godono a farti del male”.