Primarie Milano: Intervista esclusiva a Francesca Balzani
“Sciolgo la riserva felice. Mi candido a sindaco di Milano, certa che sarà una campagna elettorale bella, ricca e coinvolgente. Sono arrivata a questa decisione soprattutto attraverso il confronto. La mia sensazione era di primarie a cui mancava un po’ di entusiasmo e in cui si respirava un po’ un’aria da storia già scritta. Credo che una candidatura nuova, in più, possa veramente fare il bene di tutti, mettere in queste primarie un po’ di energia e di voglia di partecipare, si arricchisce la proposta e credo anche la partecipazione”. Con queste parole Francesca Balzani, assessore al Bilancio e vicesindaco di Milano, annunciò, un mese fa, la sua candidatura alle primarie di centrosinistra meneghine.
Un mese dopo, Balzani, raccoglie il sostegno, importante sotto il profilo elettorale, del sindaco Pisapia: “Mi piacerebbe molto che il prossimo sindaco di Milano fosse una donna e quindi una sindaca. Credo che siate abbastanza intuitivi per capire che voterò la mia vicesindaco, che come ho detto più volte è un ottimo vicesindaco e quindi sarebbe un ottimo sindaco. Anzi un’ottima sindaca”.
Secondo il nostro sondaggio per Affaritaliani, Balzani raccoglierebbe il 28% dei voti, due punti in più di Majorino ma 16 in meno di Giuseppe Sala. Tutto finito? Nemmeno per sogno. L’investitura di Pisapia, l’appoggio di Sel, e una bassa affluenza, potrebbero invertire i pronostici.
Noi di Termometro Politico l’abbiamo intervistata e le abbiamo chiesto che idea di città ha in mente.
La sua proposta “Bus e Tram gratis” ha fatto discutere. I suoi avversari l’hanno accusata di demagogia. E’ solo una trovata elettorale o un piano realizzabile?
Non è assolutamente una trovata elettorale. Lo abbiamo fatto, in parte, anche a dicembre per affrontare l’emergenza smog con il biglietto che durava tutto il giorno. Milano è una città che ha un grande sistema di trasporto pubblico e quindi quello che propongo è di fare un piano graduale per rendere gratuito il trasporto di superficie che viene utilizzato soprattutto per i piccoli spostamenti dagli anziani e dai ragazzi che vanno a scuola. Iniziamo con la sperimentazione e la gradualità poi osserviamo e vediamo come reagisce la città.
Futuro scali ferroviari. Riprenderà in mano il dossier?
Si, il piano degli scali ferroviari è troppo grande per essere abbandonato. Va ripreso subito.
E’ ipotizzabile un centro interamente pedonale?
Non credo. Io ho proposto delle micro pedonalizzazioni diffuse su tutti i quartieri. Una cosa più fattibile.
Milano più verde, è possibile?
Il verde è una priorità condivisa da tutti, sia dai cittadini milanesi che dai candidati alle primarie. Prima di tutto andrà tutelato il verde che già c’è. Va protetto. Dobbiamo senz’altro considerare con sempre maggiore responsabilità l’opzione meno cemento.
Privatizzazione Sea. Sala ha ipotizzato la vendita di alcune azioni per ristrutturare le case popolari. E’ d’accordo?
Sono argomenti da affrontare con molta cautela perché le nostre partecipate tutti gli anni ci danno milioni di dividendi. Soldi che rappresentano ossigeno prezioso perché ci consentono di fare tantissime altre cose.
Problema parcheggi. Ha in mente un piano ad hoc?
Il piano parcheggi che ho in mente è quello dei posteggi remoti, lontani dal centro. Posteggi che consentano a chi viene dalla città metropolitana di lasciare l’auto e di entrare a Milano con i mezzi pubblici.
E’ possibile una Milano più rosa in futuro?
Sicuramente. Io porterò avanti quello che ha fatto Pisapia cioè una giunta metà rosa e un aumento della rappresentanza femminile nelle partecipate. Porterò avanti questo impegno che è già realtà, perché chiunque fa vita pubblica deve impegnarsi ad aumentare la possibilità per le donne di partecipare alla vita lavorativa e professionale perché la loro partecipazione farebbe crescere il Pil nazionale di molto.
Riapertura Navigli in città. Sala si è detto favorevole. Lei che ne pensa?
Questa proposta di Sala mi lascia fredda. Penso che più di 400 milioni di euro in questo momento sarebbe utile investirli nelle periferie.
Parliamo di periferie allora. Che fare?
Per le per le periferie ho proposto che MM si riassuma la gestione di tutte le case di edilizia popolare che ci sono a Milano comprese quindi anche quelle che sono in capo ad Aler.
E’ favorevole alla costruzione di una Moschea a Milano?
Sono favorevole ai luoghi di culto perché i luoghi di culto vanno in una dimensione di effettiva internazionalità della città.
Anche lei chiede chiarezza sul bilancio di Expo?
Io non chiedo chiarezza sul bilancio di Expo. Penso che Sala debba produrre quanto prima il bilancio di Expo.
Ci spiega in che cosa consiste questo “Sindaco della notte”, di cui si è tanto parlato?
Il sindaco della notte sarà un assessore che avrà la delega a promuovere, a organizzare e a conciliare in tutti i suoi aspetti, la vita della notte quindi la movida, la sicurezza, la pulizia, gli orari. Sarà un sindaco di tutto ciò che accade nella notte perché la notte non è un pezzettino di giorno che se ne va, ma l’altra metà del giorno, l’altra metà della città.
Primo provvedimento che prenderebbe qualora diventasse sindaco?
Mi metterò subito a lavorare alla macchina amministrativa. Dentro ci sono enormi risorse, competenze e professionalità eccezionali che vanno sfruttate. E’ molto importante secondo me riorganizzarla perché si possa lavorare al meglio semplificandola.
Un provvedimento invece che non è riuscita a varare ma che attuerebbe una volta diventata sindaco?
Il bilancio sociale.