Mercato musicale: un’innovazione chiamata MArteLabel
Il mercato musicale ha subito, negli ultimi anni, dei cambiamenti profondi. L’avvento di nuovi canali e nuovi modi di comunicare l’arte ne ha stravolto completamente la struttura e le logiche interne, tanto da far parlare di un vero e proprio “cambio di paradigma” del settore. Musica “liquida” anziché cd e vinili; webzine e portali tematici al posto delle riviste di settore; YouTube e streaming on demand come strumenti che trasformano l’esperienza unica e irripetibile del concerto in un momento da rivivere ogni volta che lo desideriamo oppure da vivere ex novo, se per qualche ragione non possiamo esserci “live”.
Mercato musicale: un’innovazione chiamata MArteLabel
Con i tradizionali supporti “fisici” che scompaiono vittima di una “dematerializzazione” precoce e, per certi versi, inaspettata, la tastiera del computer diventa l’unica cosa ancora “tangibile”. Il consumo di musica, infatti, si sposta sul web, dove i video si prestano ad essere condivisi sui social network e commentati dal popolo della rete, diventando, nei casi più fortunati, dei fenomeni virali. L’industria discografica ha dovuto rapidamente adattarsi a questi cambiamenti. Grandi e piccole realtà del settore, per sopravvivere e aprirsi nuovi spazi, sono state costrette a sviluppare nuove strategie imprenditoriali e comunicative.
Tra queste MarteLabel, etichetta “indie” fondata dal siculo Giuseppe Casa nel 2008, con decine di dischi e centinaia di concerti all’attivo. La label romana nasce dall’esperienza di MArteLive, festival multi-disciplinare fondato nel 2001 e caratterizzato dall’esibizione in contemporanea di varie tipologie di artisti (musicisti, attori teatrali, ballerini, circensi, pittori, fotografi, fumettisti, ecc.). Il festival, nato all’epoca anche per iniziativa di un gruppo di studenti della Facoltà di Economia e dell’Accademia delle Belle Arti di Roma, si basa su un format caratterizzato dal “sovrapporsi e susseguirsi di più spettacoli quasi in contemporanea in un’unica location”. Nata, dunque, dall’esperienza dell’organizzazione degli eventi, prima che in quella della produzione discografica, MarteLabel considera fondamentale la performance, principale discriminante per la scelta degli artisti.
Nobraino, Managment del Dolore Post-Operatorio, Dellera (Afterhours), Gli Scontati, UNA, Giacomo Toni, Underdog, Moustache Prawn, Mammoth, Anudo e Gianluca Secco, sono tra gli artisti scovati, nel corso degli anni, da MarteLabel sul territorio nazionale. Con l’ambizioso obiettivo di rinnovare lo scenario musicale italiano, MarteLabel si sviluppa, oggi, come una struttura complessa, con varie ramificazioni e settori d’interesse e d’investimento: il cosiddetto MArteLive System. Al suo interno, uno staff composto perlopiù da giovani sfida la crisi, in cerca d’innovazione e di strategie alternative. Un’avventura degna di nota e tutta da seguire.
Che dire, allora? Stay tuned!