Varoufakis lancia Diem25 per riformare l’Ue
Varoufakis: o si democratizzerà o si disintegrerà, per l’Unione Europea tertium non datur. Yannis Varoufakis, ex ministro delle Finanze greco, darà il via al suo nuovo progetto politico a partire da questo assunto. D’altronde l’aveva detto, al termine della sua esperienza al fianco del primo ministro Tsipras, ci sarebbe stato un “secondo atto”.
Varoufakis lancia Diem25 per riformare l’Ue
Democracy in Europe Movement 25 (Diem 25) prende spunto dalla lezione impartita a Varoufakis dal referendum di luglio sulla negoziazione con i creditori: un movimento che si ponga l’obiettivo della democratizzazione delle istituzioni continentali non potrà che essere anche “paneuropeo“. Per il lancio, che avverrà ufficialmente domani, niente è stato lasciato al caso. La presentazione si svolgerà, infatti, al Volksbuhne (qui la diretta streaming) di Berlino. Il simbolismo è chiaro: il “teatro del popolo” nella “capitale dell’austerità”, la casa dell’acerrimo nemico Wolfgang Schauble, ministro delle Finanze tedesco.
Diem 25 sarà una più “piattaforma” che un vero e proprio “partito”. Un’organizzazione che potrà assumere forme diverse da paese a paese: in certi casi potrebbe assomigliare a una tradizionale formazione politica, in altri, potrebbe stabilire alleanze con partiti già esistenti. Insomma, pare di capire che l’obiettivo sia quello di impostare una rete di sostegno reciproco per resistere ai “ricatti” e ai “deficit” di democrazia. Sicuramente non si vuole fare “saltare il banco” ma solo la Troika riformando dall’interno la comunità dei 28: “piena trasparenza decisionale” e “politiche innovative” per affrontare la crisi del debito, l’aumento della povertà, le migrazioni etc… Inoltre, si propone un assemblea costituzionale che permetta agli europei “di costruire una democrazia europea pienamente sviluppata” con un temine temporale ben preciso e stabilito nel 2025 (da cui il nome).
Si può già intuire la composizione dell’asse di collaborazioni sul quale Varoufakis potrà contare: si va da Podemos, ai laburisti di Corbyn, da una parte dei socialisti francesi, al Die Linke tedesco. Per quanto riguarda l’Italia, presente alla presentazione di domani Lorenzo Marsili, dell’organizzazione transnazionale European Alternatives.