Elezioni Milano: Civati non si candida e attacca SEL
Elezioni Milano: Civati stoppa le voci su una sua candidatura e attacca SEL
A due giorni dalle primarie che hanno dichiarato Giuseppe Sala candidato alle elezioni, la posizione della sinistra sembra ancora in via di definizione. Se ieri sembrava verosimile l’ipotesi di una candidatura alternativa di Giuseppe Civati, oggi è lo stesso leader di Possibile a stoppare ogni eventualità di scendere in campo per Milano.
Intervistato su Fatto Quotidiano da Giorgio Velardi, Pippo Civati chiude sull’ipotesi di una sua candidatura e punta il dito contro Sel per come sono andate le primarie: “L’ennesima prova del fatto che il centrosinistra si è ormai totalmente spostato al centro. Peccato che qualcuno non lo abbia capito prima”. Secondo Civati, l’errore di Sel è stato quello di sostenere prima Francesca Balzani, vice del sindaco uscente Giuliano Pisapia, salvo poi, dopo la sconfitta, paventare l’ipotesi di una candidatura alternativa a Sala.
Ma Civati chiude ad una sua possibile candidatura: “sono contrario alla logica dei soggetti calati dall’alto. Personalmente, credo che serva un candidato ‘civico’ e non politico. Per cercare di mettere in difficoltà Sala, a Milano la sinistra deve trovare una sintesi costruendo un progetto politico ampio. Anzi: a dire la verità avremmo già dovuto costruirlo. Qualcuno però ha preferito fare di testa propria con i risultati che conosciamo. Per mesi mi hanno dato del ‘pirla’, oggi molti mi dicono che avevo ragione. Meglio tardi che mai..” E sui risultati delle primarie aggiunge: hanno dimostrato che ormai quello di Renzi è un partito di centro che ha poco a che fare con le proprie origini. Al contrario, a sinistra c’è un elettorato privo di rappresentanza che chiede attenzioni. Pisapia, Balzani, Majorino e la stessa Sel avrebbero fatto bene a capirlo invece di andare incontro ad una sicura sconfitta”.
Elezioni Milano ma non solo: Civati su Roma e Fassina
Una chiusura nei confronti di Sel a Milano, che però non rispecchia quella di altre città impegnate nelle amministrative. A Napoli infatti Sel e Possibile appoggeranno la ricandidatura di Luigi De Magistris, mentre a Roma si parla addirittura di un passo indietro di Stefano Fassina (Si) per lasciare spazio a Ignazio Marino o all’ex ministro Massimo Bray.
Su questo Civati non si sbilancia: “non spetta a me dire cosa Fassina deve o non deve fare. Per ora, la sua candidatura non esclude sia quella di Marino sia quella di Bray. Ma si dovrebbe trovare un nome che rappresenti tutti quanti. A Roma, dove, come per Milano, la richiesta di rappresentanza è elevata, Possibile sta promuovendo un lavoro collettivo con tutti i soggetti interessati a portarlo avanti. Io sono per presentarci tutti insieme, loro non lo so”.