Unioni civili, quel filo rosso che lega Vendola alla stepchild adoption
C’è un filo rosso che lega la stepchild adoption a Nichi Vendola, diventato papà da pochi giorni grazie alla tecnica dell’utero in affitto, pratica vietata in Italia. La notizia è diventata presto un caso politico. “Disgustoso egoismo” è stato il commento del leader della Lega Matteo Salvini mentre Famiglia Cristiania ha chiesto a Vendola se si considerasse un “uomo di sinistra” visto che “per soddisfare un suo desiderio il paladino dei poveri e degli oppressi è andato all’estero come un facoltoso signore, ha reso orfano della madre un bambino e ha eluso la Costituzione e le leggi della Repubblica”.
Boldrini difende Vendola
La presidente della Camera Laura Boldrini, pur difendendo il leader di Sel da attacchi “sguaiati e volgari”, ha avanzato qualche dubbio sulla maternità surrogata: “E’ una pratica che si presta allo sfruttamento delle donne”. Insomma il tema è caldo e si lega a doppio filo con il tentativo del Pd di portare in Aula una legge sulle adozioni per tutti. Compresa quella del figlio biologico del partner per le coppie omosessuali. La stepchild adoption insomma.
Stepchild adoption, Pd pronto ad intervenire
L’annuncio dato prima da Debora Serracchiani e confermato, poi, da Maria Elena Boschi ha fatto scattare l’allarme rosso tra i banchi di Ncd. Il ministro Angelino Alfano si è affrettato a dire che il capitolo sulle adozioni “è chiuso”. Ma il Pd va avanti. Come rende noto il Corriere della Sera “la commissione Giustizia presieduta da Donatella Ferranti avvierà un’indagine conoscitiva sullo stato di attuazione della legge sulle adozioni (la 184 del 1983, modificata nel 2001)”.
L’ indagine conoscitiva è finalizzata non solo a verificare l’ attuazione della legge nella «parte relativa alla semplificazione del procedimento di adozione, ma anche nella parte in cui sono disciplinati i requisiti richiesti per adottare». A tale proposito, c’ è scritto nel documento, «si ricorda che la legge del 1983 prevede che possono adottare unicamente i coniugi uniti in matrimonio da almeno tre anni…»
Inoltre, «l’ articolo 44 (cui si appiglia la stepchild adoption per le unioni civili, ndr ) prevede i casi di adozione particolare per i quali l’ adozione è consentita anche a chi non sia coniugato». Infine, «va ricordato che proprio sul tema della legittimazione ad adottare si è sviluppato, in occasione dell’ esame della legge sulle unioni civili, un serrato confronto tra diverse opinioni, non solo al Senato…».
L’obiettivo è quello di “mettere Ncd con le spalle al muro”. Perché come ha ricordato oggi il premier Matteo Renzi nella sua e- news settimanale “è finito il tempo in cui in Italia qualcuno aveva un diritto di veto, di blocco. Siamo andati avanti sulle riforme anche quando i più ci dicevano di fermarci. A colpi di fiducia? Sì. Anche a colpi di fiducia quando era necessario. Non ci siamo fermati nemmeno alla sacrosanta esigenza di riconoscere diritti alle coppie omosessuali perché sarebbe stato incivile il contrario”.