Livorno: dove i fascisti appoggiano i 5 Stelle
Livorno: lì dove, nel lontano 1921, nacque il Partito Comunista d’Italia, oggi il centrosinistra non riesce a sfondare la quota del 51% (prima volta negli ultimi 70 anni), tenendosi ben lontano grazie ad uno ‘striminzito’ 40%, così da dover ricorrere al ballottaggio. Ma la notizia principale non è questa: infatti, a fare scandalo, è l’ingegnere aerospaziale Filippo Nogarin, candidato del Movimento 5 Stelle, che piace ai simpatizzanti dell’estrema destra e di sinistra.
Ovviamente il Partito Democratico è la prima forza politica cittadina (35,25%) e col suo candidato, Marco Ruggeri, è avvantaggiato a vincere nuovamente lo storico Comune di sinistra. A distanza è tenuto Nogarin sul quale, però, sarebbe nato un consenso trasversale. Anzitutto la lista civica di sinistra ‘Buongiorno Livorno’, avrebbe consigliato ai propri elettori (il 16% dei votanti se si sommano le altre liste con cui aveva organizzato la coalizione) di dare la preferenza ai 5 Stelle. Poi, ed è questo il centro dello ‘scandalo’, la leader di destra Marcella Amadio (autodefinitasi fascista e candidata a Sindaco al primo turno, alla testa di un eterogeneo cartello elettorale tra Udc, Lega Nord e Fratelli d’Italia) ha incitato i suoi elettori ed elettrici di virare su Nogherin, al ballottaggio, attraverso queste poche parole: “è l’unico modo per abbattere dopo 70 anni il regime comunista di questa città”.
Daniele Errera