Ecco perché Renzi vuole Verdini nel governo
Le manovre di avvicinamento di Ala al Pd targato Matteo Renzi fanno paura alla minoranza dem. Stamattina Repubblica riportava un’indiscrezione che ha fatto drizzare i capelli a Speranza e Bersani. In sostanza il quotidiano debenedettiano parlava di un Verdini pronto a sostenere Roberto Giachetti nelle primarie romane e Sala nella corsa a Palazzo Marino a Milano. L’operazione si strutturerebbe in “tre mosse”:
“Dare una mano ai candidati renziani delle prossime amministrative, fare campagna elettorale per loro e, dove possibile presentare liste civiche alleate col Partito democratico”
L’indiscrezione è stata prima smentita dal deputato di Ala Ignazio Abrignani, “una delle fonti riservate citate da Repubblica” e poi bollata come irricevibile dal presidente Pd, Matteo Orfini: “Se davvero Verdini ha voglia di primarie, convinca la destra a organizzarle. Le nostre sono off limits per chi non è di centrosinistra”.
Renzi pronto a scaricare Alfano
Ma le manovre di avvicinamento di Ala non finiscono qui. Come riporta ieri il Corriere della Sera, Verdini starebbe spingendo per una fusione tra il suo gruppo e quel che rimane di Scelta Civica. La mossa ha un duplice scopo: entrare definitivamente nel governo (Zanetti è viceministro dell’Economia) e togliere ad Alfano la “golden share” sull’esecutivo.
Il potere di condizionamento di Ncd si è manifestato quando in Aula è passato il ddl sulle unioni civili. Per evitare altri scossoni, Renzi sta pensando seriamente di cambiare alleato di maggioranza. Non più dunque Alfano, ma Verdini con Scelta Civica. Un alleato anche in chiave futura, spiega ancora il Corriere.
Se i centristi riuscissero a superare la soglia del 3% nelle urne, Renzi sarebbe pronto ad imbarcare quel in maggioranza, per impedire alla sinistra del Pd di avere la “golden share” sul futuro governo e di condizionarne l’operato