Sondaggi PD: vola il partito di Renzi al 35,5% secondo SWG
Sondaggi PD: vola il partito di Renzi al 35,5% secondo SWG
Secondo SWG si tratta dell’effetto del compromesso sulle unioni civili finalmente approvate al Senato. L’immagine di un governo che fa e che prende decisioni attese da molti anni.
Fatto sta che in controtendenza con altri sondaggi che vedono il PD in calo e il centrodestra avanzare qui è il partito di Renzi che sembra non avere freni e volare nelle intenzioni di voto
Sondaggi PD, raggiunto il 35,5%, M5S al 22,1%
Questa settimana avanzano sia il PD che il Movimento 5 Stelle, cosa che accade raramente. Le dimensioni degli aumenti sono però diverse.
Il PD sale di ben l’1,4% al 35,5% e aumenta il distacco dai grillini, che guadagnano uno 0,9% salendo al 22,1%.
Tutto ciò a spese del centrodestra, che perde voti, e non pochi.
Tutti in calo i 3 principali partiti della coalizione, con Forza Italia che scende dal 13,5% al 12,4%, la Lega Nord va sotto al 14% perdendo 7 decimi e portandosi al 13,7%.
Fratelli d’Italia infine cede mezzo punto andando al 4%.
Un calo complessivo del 2,3% che fa scendere il centrodestra al 30,1%. In totale controtendenza con altri sondaggi come quello di Euromedia, e altri, che vedono un aumento di Forza Italia e di tutta la coalizione.
Piuttosto bene il Nuovo Centrodestra che sale al 3,4% guadagnando 3 decimi e superando più agevolmente la soglia dell’Italicum. Anche in questo caso grazie allo sblocco della legge sulle unioni civili?
Sinistra Italiana piuttosto stabile al 3,6%, non viene insidiata dalle altre forze di sinistra come Rifondazione e Verdi
Il 78% per il Sì nel referendum sulle trivelle
Forse pochi sanno che il 17 aprile si dovrebbe votare al referendum abrogativo per abolire la possibilità di protrarre le concessioni per i giacimenti petroliferi entro le 12 miglia nautiche dopo la scadenza, in caso rimanessero attive.
I promotori lamentano il silenzio dei media, ma gli italiani pensano che sia importante che comunque i referendum si tenga, la pensa così il 74% degli intervistati.
E soprattutto gli italiani sembrano in massa a favore del Sì, il 78%.
L’esito sembra scontato, l’unica incognita è il raggiungimento del quorum, che non appare affatto scontato