Caos Forza Italia, Berlusconi: “Fitto è come Alfano”
Forza Italia sempre più balcanizzata. La cocente sconfitta elettorale ha determinato un tutti contro tutti nel partito azzurro che non si risolverà facilmente. Protagonista dello scontro è mister preferenze Raffaele Fitto che, prendendo la parola due giorni fa all’ufficio di presidenza, ha duramente contestato la strategia del partito affidata negli ultimi messi al “cerchio magico” dei fedelissimi Verdini, Toti e Rossi, invocando primarie a tutti i livelli, a cominciare da quelle per il leader.
La “rivolta” di Fitto ha costretto Silvio Berlusconi ad un colloquio a quattr’occhi che, tuttavia, ha peggiorato la situazione. Dopo il faccia a faccia, infatti, che ha visto l’uscita di un insoddisfatto Fitto da palazzo Grazioli, fonti vicine all’ex Cavaliere parlano di un Berlusconi terreo che si sarebbe lasciato andare ad una considerazione disperata: “È come Alfano”. La guerra è aperta e riguarda il controllo del partito che Berlusconi non vuole perdere. E le primarie sono, per l’ex Cav, invecchiato e condannato, troppo rischiose.
Berlusconi preme infatti per tenere la golden share nel processo che porterà alla costruzione della coalizione di centrodestra in vista delle politiche. Perché, parliamoci chiaro, l’intenzione di Berlusconi è approvare l’Italicum, costruire una nuova coalizione con Lega Nord, Ncd e Fratelli d’Italia, e poi andarsi a giocare il premio di maggioranza contro il Pd.
Su queste posizioni è d’accordo anche Denis Verdini che sul tema, dopo settimane di tensione, ha stretto un “patto” con Toti e il cerchio magico. Niente primarie, neanche ai livelli locali. Sarebbero troppo destabilizzanti per un partito uscito con le ossa rotte dallo scontro con Renzi.