Riecco Gianfranco Fini: voglio lavorare ad una nuova destra
“Lavoro ad una nuova destra”. Parole e musica di Gianfranco Fini, ex leader di Alleanza Nazionale e poi di Futuro e Libertà, fuori dai giochi dopo il clamoroso flop elettorale conseguito alle ultime elezioni politiche.
“Sto valutando, insieme ad alcuni amici, all’eventualità di far sentire una voce organizzata di una destra nuova rispetto a quella attualmente in campo“, le parole dell’ex presidente della Camera, rilasciate all’Agenzia ‘Vista’. Fini tiene dunque a precisare la netta cesura tra il progetto in fieri e il centrodestra attuale, da cui l’ex leader di AN ha preso le distanze già un anno fa – con il cartello elettorale insieme ad UdC e Scelta Civica – diretta conseguenza del burrascoso divorzio con Berlusconi, che nel 2010 provocò la scissione all’interno del PdL, con la nascita di Futuro e Libertà.
DURO SU MELONI, ALFANO RIMANDATO – Da Fini un giudizio severo sugli eredi della tradizione di AN: “Fratelli d’Italia ha utilizzato la storia di Alleanza Nazionale senza conoscerla”. Accuse pesanti, quelle rivolte al partito guidato da Giorgia Meloni: “è un maldestro tentativo di scimmiottare una politica nazionalista e xenofoba, quale quella del Front National di Marine Le Pen”. Una strategia che per Fini “non ha nulla a che vedere con una cultura autenticamente di centrodestra”. Meno duro il giudizio su Alfano: “la sua linea è giusta, ma il risultato elettorale conferma come non sia stato capace di lasciare una traccia visibile del suo apporto all’azione di governo”.
Gianfranco Fini si dimostra preoccupato per le sorti del centrodestra, in special modo dopo la grande affermazione elettorale di Renzi. “Ecco perchè intendo contribuire a ridefinire un’identità culturale e programmatica”.
Giuseppe Spadaro