Sondaggi trivelle: ecco cosa cambia dopo il caso Guidi
Sondaggi trivelle: ecco cosa cambia dopo il caso Guidi
Il caso Guidi potrebbe avere effetti dirompenti sul voto del 17 aprile quando si voterà sì o no per bocciare o confermare la norma vigente che consente alle società petrolifere già autorizzate di trivellare fino a esaurimento del giacimento entro le 12 miglia marine.
Il sondaggio di Euromedia per Ballarò ha già dato un primo verdetto, negativo, per il Pd: -1,8% rispetto ad una settimana fa. Secondo numerosi istituti demoscopici, il caso Guidi avrà degli effetti sul raggiungimento del quorum.
Sondaggi referendum, le opinioni dei sondaggisti
“Le probabilità di raggiungimento del quorum ora aumentano. Tutto dipenderà dall’affluenza del mattino: se entro le 13 avrà votato il 25%, nel pomeriggio di domenica ci sarà un effetto trascinamento per tanti elettori” afferma Nicola Piepoli. Previsione che trova concorde Fabrizio Masia (EMG): “Anche se gli italiani dimenticano facilmente, una reazione a caldo non favorevole al governo potrebbe cambiare in queste due settimane”.
Più cauto Roberto Weber (Swg): “Non credo che le percentuali cambieranno in modo significativo. In Italia non c’è una sensibilità ambientale così forte. E poi chi punta a un coagulo politico contro Renzi non fa i conti con la mancanza di leadership nelle file di chi vorrebbe dare la spallata al governo”.
Oltre alle analisi dei sondaggisti, bisogna tenere conto che le regioni che hanno promosso il referendum contro le estrazioni di idrocarburi sono solo 9 (Puglia, Basilicata, Molise, Calabria, Marche, Veneto, Liguria, Sardegna, Campania).