Referendum trivelle: chi è andato alle urne e perché
Referendum trivelle: Swg ha analizzato il voto al referendum del 17 aprile; com’è noto, l’astensione ha raggiunto un livello quasi “preoccupante”: la media nazionale degli aventi diritto di voto recatisi effettivamente alle urne ha raggiunto appena il 31%. Tuttavia, volendo approfondire i dati, nella sua indagine l’istituto rileva – abbastanza prevedibile – la forte presenza tra gli elettori che si sono recati alle urne dei sostenitori del “si” che hanno raggiunto quota 86,4%. D’altro canto, sono rimasti fermi al 13,6% gli appartenenti al fronte dei pro-triv.
Referendum trivelle: chi è andato alle urne e perché
Chi ha votato? Il 41% dei votanti – riferisce Swg – era costituito da studenti, il 35% da giovani sotto il 24 anni, una percentuale simile si ritrova solo nella fascia di elettori compresa tra i 55 e i 64 anni (tradizionalmente più legati alla “liturgia”).
Ben il 41% di chi si è recato alle urne ha dichiarato di essere un elettore del Movimento 5 Stelle. Dall’istituto demoscopico si precisa, però, che tale composizione faceva perno soprattutto sull’area interna più vicina alle istanze della sinistra. Elettori di Forza Italia al 33%, quelli della Lega Nord al 26%; gli elettori del Partito Democratico si sono recati alle urne nell’ordine del 30%.
Chi ha votato per il sì? Per il 90% chi ha votato contro le “trivelle” era “donna” o “studente”. Ha votato “sì”, il 99% degli elettori pentastellati che si è recato ai seggi per esprimersi sul quesito referendario, il 95% di quelli della Lega e il 93% degli elettori di Forza Italia. Per quanto riguarda il Partito Democratico, invece, il 69% ha votato “si” mentre il 31% ha messo una croce sul “no”.
Guardando alla composizione politica del voto no-triv: ha votato “sì” il 45% degli elettori complessivi del M5S, il 31% degli elettori di Forza Italia e il 27% degli elettori del Carroccio. Tra gli elettori del Partito Democratico quota dei “sì” al 21%. Da rilevare anche la percentuale degli indecisi giunta al 25%.