Comunali Roma, Marchini può battere Meloni?
La goccia che ha fatto traboccare il vaso e portato Berlusconi a silurare l’ex capo della Protezione Civile per Marchini sta tutta in una frase del segretario della Lega rilasciata mercoledì mattina in radio: “Berlusconi è ricattato da Renzi per via delle sue aziende”.
I motivi dietro al cambio di rotta
Poche parole che portano l’ex Cavaliere a convocare un vertice ristretto il giorno stesso, come riporta La Stampa.
Tutto viene deciso mercoledì prima di cena. (…) Senza che nessuno dei maggiorenti di Fi ne fosse al corrente (…). A Palazzo Grazioli Fedele Confalonieri entra come una furia.
Nel salotto delle riunioni ci sono Guido Bertolaso, Gianni Letta e Niccolò Ghedini. Arriva Silvio Berlusconi. Il presidente di Mediaset ha quell’ aria che l’ amico di sempre conosce bene: un’ espressione durissima nel volto, la determinazione di chi non ammette più alcun tentennamento.
Il giorno dopo, giovedì, la decisione viene comunicata a Marchini e Bertolaso. Il cambio di rotta spiazza mezza Forza Italia e chi come Giovanni Toti si era speso per una reunion sotto la candidatura di Giorgia Meloni. La rottura con Bertolaso, rivela Repubblica, è traumatica tanto che il ventilato ticket tra lui e Marchini “non ci sarà”. Ma tant’è. Berlusconi era stufo dell’ex capo della Protezione Civile e delle sue continue gaffe. “Sono deluso, non mi aspettavo andasse così male. Io lo avevo detto fin dall’inizio, Marchini era la scelta giusta, solo le vostre perplessità mi hanno frenato”.
La destra moderata contro la destra lepenista
L’operazione di Berlusconi, spiega Massimo Franco sul Corriere, “per quanto spregiudicata e dai contorni ancora un po’ confusi, segue una logica chiarissima: indebolire «la destra populista» della Lega e di FdI; recuperare e affermare per contrasto un profilo più moderato e «centrista»; e soprattutto punire alleati che hanno avuto il torto di trattare Berlusconi come un leader liquidabile senza troppi complimenti”.
Rischio esodo azzurro
Alleati che sono pronti a tagliare definitivamente i ponti con Berlusconi. “Non sono uno che fa vendette, ma le cose non saranno più come prima” ha sibilato Salvini che è pronto ad accogliere i malpancisti azzurri: “Continuo a ricevere messaggi di esponenti di Forza Italia che sono ancora increduli e sconcertati”. Alessandra Mussolini è data tra i partenti e altri sarebbero in procinto di fare le valigie.
I sondaggisti votano Marchini
L’azzardo di Berlusconi potrebbe però rivelarsi una mossa vincente. Il tempo è poco, ma come afferma sempre Franco sul Corriere, “Marchini, erede di una famiglia di costruttori legati storicamente alla sinistra, potrebbe diventare un candidato più forte di quanto non dicano i numeri di oggi.” I sondaggisti parlano di “partita apertissima”.
Se poi anche Fini si mette a ringraziare pubblicamente Berlusconi per aver virato su Marchini, allora tutto è possibile…