Come cambia la popolazione mondiale, tutte le mappe e i grafici
Come cambia la popolazione mondiale, tutte le mappe e i grafici
“l’Italia sta morendo”, ha detto Beatrice Lorenzin, riferendosi alla morti che non vengono rimpiazzate dalle nascite nel nostro Paese. Lo sappiamo, l’Italia, assieme alla Grecia, alla Germania, al Giappone, è tra i Paesi più vecchi al mondo. Ma non è così ovunque, anzi. Il mondo continua ad aumentare la propria popolazione. E se la gran parte è concentrata in Asia, l’incremento più grande lo troviamo in Africa. Vediamo cosa sta accadendo
Popolazione mondiale sopra i 10 miliardi per il 2100
Abbiamo da poco superato i 7 miliardi di abitanti, ed è previsto che raggiungeremo e supereremo i 10 nel 2100, anche se certo, è previsto un rallentamento, se pensiamo che siamo arrivati agli attuali 7 miliardi e oltre partendo dai 2,5 del 1950, e avremo un progresso di solo 3 miliardi in un lasso di tempo maggiore
E non sarà certo una crescita equilibrata, come vediamo dalle mappe e i grafici mutuati dal Telegraph.
E’ in Africa e Medio Oriente che si concentrano i maggiori tassi di nascita annui, il 3,8% e il 2,3% annui, contro l’1% dell’Europa
La conseguenza è che la popolazione dell’Europa non cresce, o cresce di pochissimo, solo dello 0,2%, contro il 2,5% annuo dell’Africa, ben oltre la media mondiale. Da sottolineare il sorpasso dell’America Latina sull’Asia, dopo la grande frenata della Cina
Popolazione mondiale, la mappa dell’aumento degli abitanti dal 2010 al 2015
E così possiamo apprezzare l’enorme diversità nel tasso di aumento della popolazione tra i Paesi.
La mappa interattiva ci dice quanto sia concentrata in Niger, Ciad, Sud Sudan, Uganda, Angola, la crescita della popolazione, ma anche in Irak e Afghanistan, a dispetto delle guerre, e non solo per il maggior numero di nascite, ma anche per la diminuzione della mortalità.
Da notare non solo come la Cina sia ormai su livelli simili al’Occidente, ma che l’Italia non è nella fascia più bassa. Tra il 2010 e il 2015 la crescita è stata positiva, anche se solo grazie all’immigrazione.
Spagna, Portogallo e gran parte dei Paesi dell’Est hanno visto invece una diminuzione degli abitanti o una crescita risibile.
L’Italia è anche assente dall’elenco dei Paesi che fino al 2050 vedranno diminuire la popolazione, che include quasi solo Paesi dell’Est ma sorprendentemente anche la Thailandia e Cuba