Infarto e ictus, dove si muore di più in Europa – infografiche
Infarto e ictus, dove si muore di più in Europa – infografiche
L’Europa non è un continente molto uniforme, si sa, e per molti versi non sembra in atto una convergenza, non per l’economia, e neanche per la salute, a quanto pare.
Gli ultimi dati Eurostat ci mostrano quanto si muore di ictus e infarto, tra le cause più comuni di decesso insieme al cancro
Infarto e ictus, è emergenza in Est Europe, meglio di tutti la Francia
Sarà la conferma del paradosso francese, per cui nonostante l’alto consumo di grassi e alcol i francesi sono in condizioni di salute migliori degli altri popoli, o per quello che per alcuni indicatori è il migliore sistema sanitario al mondo, fatto sta che è la Francia il Paese in cui vi sono meno morti per ictus o infarto sul totale. Solo il 6% circa muore per ognuna di queste infermità.
Il paragone con l’Est Europa colpisce particolarmente: in Lituani la mortalità per infarto è oltre il 36%, in Ungheria, Lettonia, Repubblica Ceca e Slovacchia si supera il 25%. L’Italia è sotto la media con l’12% circa, sotto i livelli Germania e Regno Unito, ma facciamo peggio di Spagna, Portogallo, Belgio e Paesi Bassi.
Per l’ictus si va dal 5,68% della Francia al quasi 20% della Bulgaria. Molto alti anche i tassi di mortalità in Romania, Lettonia, sopra il 15%, poi in Lituania e Croazia.
L’Italia rimane sotto il 10%, ma questa volta fa peggio di molti Paesi del Nord, come Germania, Paesi Bassi, Irlanda, Regno Unito, Svezia, in cui si presume si mangi in modo più grasso e meno sano.
E’ possibile tra l’altro che conti il minore numero di morti di tumore, per cui in Italia si guarisce più che altrove.
Un dato che colpisce particolarmente è la diversità nella varianza dei dati tra ictus e infarto. Se nel primo caso si rimane tra i 6 e i 20 punti, nel secondo si varia anche del 20%. L’infarto sembra essere una vera e propria emergenza nell’Europa dell’Est
Infarto e ictus, dal 2000 in realtà si muore decisamente meno – infografiche
Una buona notizia è che vi è stato un calo della mortalità per infarto e ictus (e presumibilmente un aumento per quella per cancro).
Dal 2000 in particolare si muore molto meno per infarto nei Paesi nordici, in Svezia, Norvegia, Regno Unito, Danimarca. In quest’ultimo caso c’è stato un dimezzamento, in Inghilterra si è passati dal 20% a 12%
In Italia miglioramento ridotto, dal 13,1% al 12,9%. Siamo stati superati da diversi Paesi nella classifica dei Paesi meno soggetti a questa malattia.
Croazia, Ungheria, Repubblica Ceca e Lituania invece hanno visto addirittura un aumento delle percentuali di morti per infarto.
Simile trend per l’ictus: più sparsi e però più larghi i miglioramenti qui, con Estonia, Repubblica Ceca, Portogallo, Austria che vedono migliorare la propria posizione in classifica, al contrario di Bulgaria, Lituania, Slovacchia.
Qui un segnale di allarme per l’Italia che fa peggio della media europea, assieme a Paesi tutti con redditi inferiori al nostro.