Rai, Renzi: non ho epurato né Giannini né Porro
“Hanno detto che stiamo epurando tutti… Sono tre puntate che non ci invitano a Ballarò: siamo i primi che epurano senza essere invitati”. Il Presidente del Consiglio si è presentato negli studi di Rai 2 dopo un attacco diretto a Massimo Giannini, il conduttore di Ballarò a cui non verrà rinnovato il contratto per la prossima stagione televisiva. Appena arrivato negli studi di Virus inoltre Renzi ha anche assicurato di non voler epurare nessuno, tanto meno Nicola Porro (altro conduttore Rai che passerà ad altri lidi) e alla fine della trasmissione – dopo i commossi saluti del vicedirettore de Il Giornale – ha anche aggiunto che non si permetterà mai “di spengere o accendere luci in Rai”.
Referendum, Renzi: se perdo cambio mestiere
Sul referendum il premier è tornato a ripetere che “se passa il No non solo lascio la politica ma cambio mestiere“. “Abbiamo il Parlamento più numeroso e più costoso per la storia – ha aggiunto Renzi – la riforma non tocca i poteri del Presidente del Consiglio”. Poi alla spinosa domanda di Porro sul suo appello per il “No” alla riforma costituzionale promossa dal governo Berlusconi nel 2006 e sonoramente bocciata dagli elettori, Renzi ha risposto: “Le riforme di D’Alema del 1998 e di Berlusconi del 2006 toccavano sia i poteri del governo che quelli dei giudici: con la nostra riforma invece questi poteri non saranno toccati e le minoranze avranno diritti in più“.
Jobs act, Renzi: ‘ciaone’ a tutti quelli che erano contrari
Il premier incalzato dal conduttore di Virus è tornato a parlare anche di tasse, pubblica amministrazione e disoccupazione. “Da quando sono a Palazzo Chigi ci sono 455 mila posti di lavoro in più, di cui 390mila a tempo indeterminato” ha detto il Presidente del Consiglio riguardo agli ultimi dati Istat sul mercato del lavoro. Così “faccio un grande ‘ciaone’ a tutti quelli che da sinistra attaccavano il jobs act – ha aggiunto Renzi – perché grazie al jobs act molta più gente ha trovato lavoro o da inattiva si è iscritta alle liste di disoccupazione. Per questo crescono sia gli occupati sia i disoccupati”.
Renzi-M5S: hanno problemi nella metà dei comuni in cui governano
Prima di raggiungere gli studi Rai, il Presidente del Consiglio aveva partecipato ad un evento per la chiusura della campagna elettorale di Roberto Giachetti all’Auditorium della Conciliazione di Roma. Durante la chiacchierata molto informale tra il Presidente del Consiglio e il candidato Sindaco della Capitale non sono mancate le stoccate al Movimento 5 Stelle sul piano della “questione morale”. “Ci sentiamo dire onestà da gente che governa in 17 comuni su ottomila e ha casini nella metà dei comuni – ha rimarcato Renzi – dicono onestà, ma iniziassero a fare trasparenza, iniziassero a mettere fuori i bilanci e dire che il simbolo non appartiene al nipote del fondatore (in realtà è il figlio, ndr)”. Poi c’è spazio anche per un po’ di autocritica: “Quando hai 50mila amministratori, qualcuno che ne combina qualcuna c’è, per la legge dei grandi numeri. L’altro giorno ne hanno beccato uno implicato nello spaccio ma mica è il Pd implicato nello spaccio”. Ma l’onestà di Giachetti, ha assicurato il premier, non si mette in discussione.
Giacomo Salvini
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