Mein Kampf: Sallusti lo allega al Giornale ed è polemica
Il Mein Kampf torna a far discutere. Nuove polemiche, dopo quelle per la sua pubblicazione in Baviera dopo 75 anni a inizio gennaio, arrivano dopo la scelta del Giornale di Alessandro Sallusti di allegare l’opera di Adolf Hitler all’edizione odierna del quotidiano.
Mein Kampf: un’operazione “indecente”
“Un fatto squallido, lontano anni luce da qualsiasi logica di studio e approfondimento della Shoah” ha commentato il presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna, che ha definito la scelta del Giornale come “indecente”. Anche l’Ambasciata israeliana a Roma ha espresso il suo disappunto.
“Siamo rimasti sorpresi dalla decisione de “Il Giornale” di allegare il “Mein Kampf” al loro quotidiano” dicono fonti dell’ambasciata ai microfoni dell’Ansa, aggiungendo che “Se ce lo avessero chiesto, avremmo consigliato loro di distribuire libri molto più adeguati per studiare e capire la Shoah”.
Parole di sdegno sono arrivate anche da Efraim Zurroff, direttore del Centro Wiesenthal di Gerusalemme, che ha definito come “senza precedenti e allarmante”. Monito anche da parte del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che via Twitter esprime la sua vicinanza alla comunità ebraica, bollando come “squallido il fatto che un quotidiano italiano regali oggi il Mein Kampf di Hitler”.
Mein Kampf: “vogliamo far conoscere dove e come è nato il nazionalsocialismo”
Dal Giornale, che con il Mein Kampf inaugura una collana che ripercorrerà le vicende del Terzo Reich dalla sua ascesa al suo declino, arriva la replica di Alessandro Sallusti: “Vogliamo far conoscere l’origine della più grande tragedia del Novecento condannando nella maniera più assoluta un’ideologia su cui il nostro giudizio è chiarissimo” ha spiegato il direttore.
“Solo con una lettura sistematica e con spirito critico può operare da contravveleno nei confronti di una costruzione teorica demagogica e tuttora pericolosa e, al tempo stesso, può consentire una spiegazione storica degli avvenimenti drammatici che hanno insanguinato l’ultimo scorcio della prima metà del secolo decimonono”, spiega Francesco Perfetti nell’introduzione all’edizione critica.
Secondo lo storico, “nel Mein Kampf, infatti, pur in uno stile confuso e ridondante, sono rintracciabili tutti gli elementi che contribuiscono, nel loro insieme, a creare una vera e propria Weltanschauung, una concezione del mondo”.