Torino, ecco i primi provvedimenti di Appendino
Terminata la tornata elettorale,a Torino inizia la rivoluzione della penta stellata Chiara Appendino. La neo eletta sembra tracciare le linee guida di quello che sarà il suo mandato. Nella conferenza stampa successiva alla vittoria, la Appendino ha dichiarato: “mi rivolgo a chi non mi ha votato. Il voto ha dimostrato che c’è una città che si è sentita sola” – e ha aggiunto: “spero che chi non si è sentito rappresentato da questo voto possa dialogare con noi. Noi lo faremo. Il grido di dolore lanciato dalla periferie non può rimanere inascoltato. ma noi lavoreremo per tutta la città”. Un aspetto che secondo la penta stellata è mancato a Piero Fassino: “la capacità di ascoltare e di capire le esigenze della gente è un’importantissima dote per un sindaco. L’incapacità è stata lì, è mancata la capacità di ascoltare”.
Nella conferenza è stato toccato anche un tema ‘sensibile’, quello della Tav. Sulla questione, la neoeletta ha dichiarato: “il sindaco non può bloccarla. Mi siederò al tavolo, valuterò le loro ragioni, porterò le ragioni del no e in base a quello valuterò, anche di uscire dal tavolo”.
Se sulla Tav la linea non sembra essere ancora chiara, su altre questioni la linea sembra essere già decisa. Chiara Appendino ha chiesto infatti le dimissioni di Francesco Profumo da presidente della Compagnia di San Paolo: “chi ha fatto scelte come l’aumento degli stipendi che io non ho condiviso, dovrebbe trarne le conseguenze” – ha detto in riferimento ai 400 mila euro di fondi in più stanziati dalla Compagnia per i vertici la settimana scorsa. A rischio anche Paolo Peveraro, presidente Iren, la società di distribuzione dell’energia elettrica . “non ho condiviso quelle nomine, introdurremo nel regolamento nomine un ‘semestre bianco’, così che il sindaco uscente non possa fare nomine”.
Nessuna novità sulla giunta, il neosindaco aveva già scelto prima del voto nove assessori, mentre pare confermato il nuovo modello organizzativo: “la giunta si riunirà almeno una volta al mese in diretta Facebook perché per noi il rapporto con i cittadini è molto importante”.
Torino, Fassino (Pd): “Tanta strada da fare per essere capaci di fare il sindaco”
A stretto giro è arrivata la replica del sindaco uscente, Piero Fassino: “la Appendino dovrà spiegare a quelli che sventolavano le bandiere No Tav sotto il Comune che non è un’opera che lei può fermare. Nelle prossime ore fisserò un incontro per il passaggio di consegne. Da opposizione contrasteremo una linea di soli no. Contesteremo tutto ciò che rischia di danneggiare la città”. Sul programma elettorale, Fassino ha aggiunto: “credo che il sindaco Appendino dovrà darsi un programma, cambiando quello con cui ha vinto le elezioni, perché non era un programma di governo ma di opposizione. Con i no si fa opposizione e non si governa una città. L’impressione è che ci sia tanta strada da fare per essere capaci di fare il sindaco. Io continuerò ad avere la mia cultura di governo, loro se la devono fare”.