Referendum, Renzi: se vince il ‘No’ paese ingovernabile
Referendum, banche e la continua diatriba interna al Pd. Ormai il #Matteorisponde è diventato l’appuntamento del mercoledì sera. Più dei talk show, più dei programmi di intrattenimento televisivo. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi torna a interagire con i cittadini da Palazzo Chigi. La chiacchierata informale ruota attorno alle domande che gli utenti di facebook e twitter pongono al premier il quale, a sua volta, le auto seleziona e tenta di rispondere.
Brexit e banche, “supereremo questo periodo senza affanni”
Sulla situazione bancaria in questa fase di schizofrenia post-Brexit il premier tenta di rassicurare: “il tema delle sofferenze bancarie va risolto. Il fondo Atlante è un primo passo. Comunque l’Italia è nelle condizioni di superare il periodo post-Brexit senza affanno“. “Non mi si venga a dire che abbiamo fatto favori alle banche – ha continuato Renzi – semmai li abbiamo fatti ai correntisti e la riforma delle banche popolari ne è una dimostrazione”.
A chi gli chiede un commento sull’uscita del Regno Unito dall’Unione, il Presidente del Consiglio risponde così: “è una bella botta, un bello shock. Noi metteremo in campo misure per aiutare chi vorrà rientrare e anche per accogliere gli studenti britannici che vogliono tenere un passaporto europeo. Comunque tengo conto di quello che ha detto il sindaco di Londra, ovvero che la città continuerà ad essere accogliente”.
Referendum, “nessun rinvio sulla data, se vince il ‘No’ paese ingovernabile”
Nella seconda parte della diretta Renzi si concentra soprattutto sulle questioni di casa nostra. In particolare, il referendum e la lotta fratricida dentro il Pd che culminerà con la direzione nazionale convocata per lunedì prossimo.
“Non ci sarà alcun rinvio della data del referendum costituzionale – inizia il premier – è una delle tante notizie false che girano in questi giorni. Se a ottobre vince il ‘No’, il paese non è tecnicamente governabile perché Camera e Senato avranno due leggi elettorali diverse e si andrà avanti con le ammucchiate di sempre”. E a chi gli chiede di ripensarci sulle possibili dimissioni, dice: “un politico serio non ha paura di giocarsela a viso aperto. Io ci ho messo la faccia e sono pienamente consapevole di questa scelta”.
Vabbe, finiamola qui, per adesso #matteorisponde. Grazie a tutti. E per chi vuole: https://t.co/jy82yeQ560
— Matteo Renzi (@matteorenzi) June 29, 2016
Pd, “qualcuno mi vede come un usurpatore, ma il nostro è un governo di sinistra”
Renzi dedica anche qualche frecciatina al suo principale rivale all’interno del Partito Democratico, Massimo D’Alema. L’ex premier è tornato a criticare il segretario del Pd dallo studio di Ballarò ieri sera e alle critiche Renzi risponde così: “qualcuno pensa che io sia un usurpatore perché guido il Pd, io ho vinto alle primarie con 2 milioni di voti. A fronte di questo risultato, ho preso la guida del Pd e restituirò la carica alla fine del 2017 quando scade il mandato. L’idea di utilizzare costantemente la polemica politica interna però non mi fa né caldo né freddo. Il Pd non tornerà il partito delle correnti. Noi porteremo il Pd nel futuro, cosa che non è stata fatta da chi mi ha preceduto“. E a chi gli dà del berlusconiano rivendica tutte le leggi “giuste e di sinistra” fatte da questo governo: “unioni civili, terzo settore, dopo di noi, autismo, jobs act, responsabilità civile dei magistrati”. Tutte riforme che se fossero state fatte prima, oggi il Pd e il paese starebbero un po’ meglio, sostiene Renzi.
Calcio, “complimenti a Conte per il lavoro straordinario”
Tra battute e qualche nota di colore (anche consigli culinari, “meglio la trippa del kebab”), arrivano anche i complimenti per la nazionale di Conte che sabato si giocherà i quarti di finale dell’Europeo contro i campioni del mondo della Germania: “da un fiorentino come me fa un po’ male dirlo, ma avere Buffon, Chiellini, Barzagli e Bonucci in difesa ci fa stare tranquilli. E poi va riconosciuto lo straordinario lavoro fatto da Mister Conte”.
@salvini_giacomo