Matteo Salvini: “razzismo è aiutare chi sbarca e fregarsene degli esodati”

Pubblicato il 7 Giugno 2014 alle 17:49 Autore: Emanuele Vena
matteo salvini euro

Quando si tratta di usare parole forti, Matteo Salvini non si tira mai indietro. Dopo aver dichiarato vicina la fine dell’Euro, una moneta considerata ormai con “vita ormai breve”, il leader della Lega Nord cambia obiettivo. Intervenendo ad un comizio elettorale a Bergamo, Salvini lancia una stilettata al governo Renzi. L’argomento è doppio: razzismo ed esodati. E il leader leghista riesce ad inserirli nello stesso ragionamento.

Secondo me è razzismo aiutare chi sbarca domani mattina a Lampedusa e fregarsene dell’esodato bergamasco“, l’opinione di Matteo Salvini. Che rincara la dose: “è razzismo dare 40 euro al giorno a chi sbarca a Lampedusa e 10 a chi è disabile”. Questo atteggiamento per il leader padano è “razzismo nei confronti degli italiani” e rappresenta “la morte di una società”.

matteo salvini

“Ci accusano di essere estremisti? Sì, ma del buonsenso“. Non ne può più, Matteo Salvini. E ci tiene ad esprimere un malumore diffuso: “ho centinaia di richieste via mail da persone dai 20 ai 50 anni che hanno perso il lavoro e a cui non riesco a dare una risposta”. E aggiunge: “sono persone che vengono puntualmente superate da clandestini che si offrono come schiavi e merce umana ad imprenditori senza scrupoli che li sfruttano per pochi euro all’ora”.

 

Emanuele Vena

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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