Italicum, Renzi cerca una via di uscita
Italicum, Renzi cerca una via di uscita
Ieri Matteo Renzi, da Varsavia dove si trovata per il vertice Nato, ha aperto ad eventuali modifiche all’Italicum demandando tutto al Parlamento. “E’ una legge molto buona ma ora non ne parlo più. Sulla legge elettorale non apro più bocca, è un tema nella disponibilità del Parlamento”.
Le parole del premier sono state interpretate dalla minoranza Pd come un’iniziale apertura di trattativa anche se Renzi ha tenuto a precisare che per modificare la legge “servono i numeri”. “Se ci sono i numeri si può anche cambiare, io però non li vedo. Leggo di sondaggi di deputati disponibili (sondaggio Corriere della Sera ndr) a cambiarla, ma come? Chi vuole discutere, discuta senza alcuna pressione da parte mia”.
Italicum, Rosato (Pd): “Modifiche dopo referendum”
Concetto ribadito in un’intervista al Corsera anche dal capogruppo alla Camera, Ettore Rosato, che rimanda ogni modifica a dopo il referendum costituzionale : “Anche Forza Italia oggi ci dice che non vuole modificare l’Italicum prima del referendum. Io penso che, dopo la consultazione, quella sulla legge elettorale sia una discussione che va tenuta aperta, con l’accortezza di non fare polemica e accademia, ma di verificare se c’è un vero consenso verso modifiche puntuali”.
Modifica Italicum, Di Maio: “Priorità sono altre”
Chi non vuole parlare di modifiche all’Italicum in questo momento è invece il M5S. “Le priorità per il Paese sono altre – afferma in un’intervista al Corriere il membro del direttorio Cinque Stelle e vice presidente della Camera, Luigi Di Maio – La mia paura è che per salvarsi le poltrone bloccheranno i lavori parlamentari. Una follia. Potrebbe farci piacere, ma non voglio godere della mediocrità dell’avversario”.