Isis: in Iraq il terrorismo uccide di più
Isis: in Iraq il terrorismo uccide di più
Stando ai dati raccolti dal The Economist in base agli studi dell’Università del Maryland, l’Iraq è il paese che conta più morti per terrorismo nel periodo compreso tra il 2003 e il 2015. Dall’inizio della “seconda” guerra nel paese, quasi 60mila persone (inclusi i terroristi) hanno perso la vita a causa di circa 18.600 diversi attentati. Il numero delle vittime irachene è quasi 3 volte superiore a quello registrato in Afghanistan, sul territorio di Baghdad sono stati condotti il doppio degli attacchi.
Isis: in Iraq il terrorismo uccide di più
Dalla terribile equazione non si può escludere lo sviluppo e il consolidamento dello Stato Islamico che ha insanguinato l’Iraq fino a pochi giorni fa. L’8 luglio, sul finire del Ramadan, gli uomini di Al Baghdadi hanno colpito una moschea sciita nel nord della capitale irachena, uccidendo oltre 30 persone. Solo un giorno prima, un attentato suicida – il più mortale da molto tempo a questa parte – aveva ucciso quasi 300 persone, sempre a Baghdad.
Come si può vedere dall’immagine sottostante, nei 5 paesi maggiormente colpiti dal terrorismo (da sinistra verso destra: Nigeria, Siria e Iraq, Pakistan e Afghanistan) dalla proclamazione del Califfato l’impatto degli attentati è drasticamente aumentato. Nelle zone contrassegnate in rosso, si sono verificati oltre 50 attacchi nell’anno corrispondente, in quelle in rosso carminio, invece, oltre 100.