Parma, Pizzarotti medita lo strappo con il M5S
Federico Pizzarotti si trova ad un bivio. La sua sospensione è ancora sul tavolo del Direttorio. Luigi Di Maio lo evita come la peste e glissa ogni qual volta gli chiedono di lui: “Il verdetto non dipende da me ma dal garante, Beppe Grillo. Non so a che punto sia la procedura”. Peccato che, secondo indiscrezioni stampa, quello stesso garante che sta per lasciare tutto nelle mani del direttorio (simbolo compreso) con Pizzarotti abbia rotto i rapporti da più di un anno.
Pizzarotti davanti ad un bivio
E così il sindaco di Parma è di fronte ad un bivio. Aspettare la decisione del direttorio (che molto probabilmente non arriverà prima del 25 settembre, giorno in cui verranno cambiate le regole del M5S) oppure strappare prima e andare in solitaria alle prossime elezioni amministrative del 2017?
La tentazione è molta. L’ipotesi di un addio al Movimento 5 Stelle non è dell’ultima ora ma è un pensiero ricorrente. Ai suoi amici intimi Pizzarotti confida di essere stanco di rimanere nel “limbo” ad aspettare.
Meglio abbandonare la nave grillina e provare a costruire qualcosa di nuovo, magari non da soli. Secondo il Corriere della Sera, il sindaco di Parma starebbe pensando di “creare un soggetto politico che alle elezioni amministrative del 2017 possa dare del fio da torcere al M5S. Perchè di fronte ad un candidato ufficiale del partito i Grillo e al sindaco uscente Pizzarotti, il Pd ancora troppo debole in città, potrebbe decidere di appoggiare quest’ultimo“.
Il tempo stringe e Pizzarotti è stato chiaro. Un eventuale ritorno nel M5S avverrà solo alle sue condizioni e non da pecora nera.