Due ergastoli per l’omicidio Politkovskaja
Cinque condanne, di cui due ergastoli. Il tribunale di Mosca ha condannato i cinque imputati nel terzo processo per l’omicidio di Anna Politkovskaja, la giornalista uccisa nella capitale russa il 7 ottobre del 2006. Lo riferiscono le agenzie di stampa russe.
Rustam Makhmudov, l’uomo che secondo i giudici avrebbe premuto il biglietto, è stato condannato all’ergastolo insieme a suo zio Lom-Ali Gaitukayev, riconosciuto colpevole di aver pianificato l’omicidio. Per gli altri tre imputati le condanne vanno da 12 a 20 anni di carcere. Tutti e cinque si sono sempre dichiarati innocenti. Sconteranno la pena in una colonia penale di massima sicurezza.
Anna Politkovskaja è stata assassinata il 7 ottobre 2006 nell’ascensore del suo palazzo a Mosca, mentre stava rientrando a casa. Aveva 48 anni. Nota per il suo impegno per la difesa dei diritti umani, aveva firmato reportage per la testata Novaja Gazeta sulla Cecenia e sui crimini commessi dal governo russo.
Il giorno del suo assassinio, l’editore di Novaja Gazeta dichiarò che Anna Politkovskaja stava per pubblicare un articolo sulle torture commesse dalle forze di sicurezza cecene legate al primo ministro Ramsan Kadyrov, civino al Cremlino. L’omicidio di Politkovskaja ebbe grande impatto in tutto il mondo.