Popolazione in calo in Europa, le mappe
Popolazione in calo in Europa, le mappe
Ne abbiamo già parlato, riferendoci al calo delle nascite, ma ora vediamo il suo principale effetto sulla popolazione. Del resto la notizia è che nel 2015 per la prima volta come Italia abbiamo perso popolazione. Neanche le nascite dagli immigrati hanno fatto effetto.
Vediamo da due mappe cosa è successo a livello europeo e mondiale, ma non a livello di Stati, bensì meglio ancora, regionale.
Le due mappe di Quarz mostrano differenze non da poco tra i due continenti, e interessanti anche per l’Italia.
Si riferiscono alla differenza tra nati e morti tra 2000 e 2010, ovvero i prodromi della situazione attuale. Non considerano l’immigrazione, che del resto in questi ultimi anni tranne che per pochi Paesi (come la Germania) è in calo e quindi in un certo senso delineano meglio il destino demografico dei nostri territori
Popolazione in calo, Germania, Italia e Balcani le aree con il segno meno
In Europa le aree blu, quelle in cui la popolazione era in incremento naturale, non superavano quelle rosse, in cui la popolazione era in calo. Erano soprattutto Francia, Irlanda, Polonia, Benelux le aree che sostenevano la crescita demografica europea.
D’altro lato tutta l’Ungheria, la Croazia, quasi tutta la Romania stavano a simboleggiare la continuazione del declino demografico del Sud Est Europeo.
Italia, Germania, Spagna e Regno Unito erano in una situazione mista, con Germania in prevalente calo, e l’Italia che vedeva un aumento solo delle aree più densamente popolate tra Milano e Venezia Napoli e Roma e un declino nel resto.
Nel Regno Unito e in Spagna invece la capitale e le aree più dinamiche, del Centro Sud in un caso e della Catalogna e della costa mediterranea nell’altra, sostenevano una crescita demografica che nel caso della Spagna è finita con la crisi, mentre in Inghilterra continua. Fino a quando, dopo la Brexit, non si sa
Piuttosto impietoso il confronto con gli USA, quasi tutti blu, dove solo nelle zone degli Appalachi e nelle aree più disabitate delle grandi pianure e dei deserti c’è un calo demografico evidente.