Sondaggi Movimento 5 Stelle, aumenta il vantaggi sul PD, giù il centrodestra
Sondaggi Movimento 5 Stelle, aumenta il vantaggi sul PD, giù il centrodestra
Sembra sempre più una partita a due il panorama elettorale della politica italiana. Il sondaggio EMG di questa settimana mostra come il centrodestra si stia sempre più allontanando da PD e Movimento 5 Stelle, e in particolare quest’ultimo abbia allungato sul PD, aumentando il proprio vantaggio.
Ma vediamo i dati del sondaggio di La7
Sondaggi Movimento 5 Stelle, + 0,4% sul PD
I movimenti non sono enormi, il M5S guadagna 3 decimi e va al 31,6%, il PD sale di altri 2 decimi a va al 31%, ma è importante la conferma di un trend, ormai il Movimento 5 Stelle dopo la vittoria alle amministrative sembra stabilmente in testa per EMG.
Tempi bui invece per il centrodestra, in piena fibrillazione con le iniziative di Parisi, i tentennamenti di Berlusconi e lo scetticismo di Salvini sull’unione di tutte le forze.
La Lega Nord cala di 4 decimi e va al 12,6%, Forza Italia scende di mezzo punto e va al 12%, Fratelli d’Italia è l’unica forza a salire, va al 3,9% ma non compensa certo il calo di quasi un punto degli alleati.
Notizie migliori per i piccoli partiti: Sinistra Italiana e NCD/UDC vanno al 3,2%, oltre l’esiziale soglia del 3% dell’Italicum
Sondaggi Movimento 5 Stelle, con l’Italicum vittoria quasi certa al ballottaggio
Si voterà con l’Italicum, a meno di modifiche di cui sempre più insistentemente si parla, e quindi con una lista unica di centrodestra che però appare sempre più lontana dalle percentuali degli altri due contendenti, al 27,9%, in discesa di sette decimi, contro il 30,7% del PD e il 31,4% del M5S
La sfida quindi appare, al balottaggio, tra M5S e PD, e il risultato appare quasi scontato: il M5Sprevarrebbe di 8 punti.
Il PD vincerebbe solo in caso di sfida con il centrodestra, 53,1% a 46,9%, e il centrodestra perderebbe in ogni caso, addirittura in modo catastrofico del 14,2% con il M5S
Riflettori puntati anche sul referendum costituzionale che sarà votato probabilmente a novembre. Poche novità, prosegue l’aumento delle percentuali sia del Sì che del No, e diminuiscono gli indecisi. I No sono sempre in vantaggio, ma solo del 1,6%. Tutto è ancora possibile