Evasione: le multinazionali con più capitali offshore
Evasione: le multinazionali con più capitali offshore
Quando si gioca a un certo livello, le regole diventano più flessibili. Almeno così sembra, visto che le grandi multinazionali americane hanno trovato diversi modi per aggirare il fisco, diversamente da un qualsiasi “mom and pop store”. Howmuch.net ha stilato una classifica delle 30 società a stelle e strisce riportate nel Forbes 500, l’elenco dei maggiori business del pianeta, che dichiarano buona parte dei propri guadagni al di fuori dei confini federali.
Evasione: le multinazionali con più capitali offshore
È Apple, nona società al mondo secondo Forbes, la prima multinazionale per ricavi e assets in conti offshore. Ben 181 miliardi di dollari – una cifra che basterebbe per comprare la Pepsi, la Walt Disney o Goldman Sachs, per esempio – vengono mandati all’estero (il 60% delle grandi compagnie americane ha dei conti o alle Isole Cayman o alle Bermuda) dal colosso di Cupertino che evita così il prelievo di 59 miliardi da parte dell’amministrazione di Washington. La cifra “distratta” al fisco dalla società di Steve e Woz pagherebbe il 67,4%, due terzi, delle spese annuali del Dipartimento per l’Istruzione Usa.
Secondo i dati di Citizens for Tax Justice, da cui ha attinto Howmuch.net, circa il 72% ( circa 358) delle 500 compagnie dell’elenco di Forbes ha dei conti in un “paradiso fiscale”. Si stima in 2,1 triliardi di dollari il valore dei loro ricavi e degli assets offshore, il 65% appartiene alle 30 multinazionali della classifica riportata sopra. Al fisco americano, in totale, spetterebbero 620 miliardi di dollari.