I terremoti in Italia degli ultimi 50 anni
I terremoti in Italia degli ultimi 50 anni
Tutti sanno che l’Italia è un paese a rischio sismico. Si pensi che negli ultimi 2500 anni oltre 30mila terremoti di intensità superiore al quinto grado della scala Mercalli hanno colpito il nostro paese, e ben 560 eventi dello stesso tipo di intensità uguale e superiore all’ottavo grado della scala Mercalli. Il terremoto più devastante del ‘900 è stato sicuramente quello di Messina, che nel 1908, ha causato la morte di oltre 100mila persone. Nel 1915 un terremoto in Abruzzo, in provincia di Avezzano causò oltre 33mila vittime.
I terremoti in Italia degli ultimi 50 anni
Il nostro paese a partire dal dopoguerra detiene il triste primato europeo di nazione più colpita dai terremoti. Ma quali sono stati gli eventi sismici che negli ultimi 50 anni hanno scosso l’Italia?
Belice (1968): la scossa del nono grado della scala Mercalli (6,9 scala Richter) colpi le province di Trapani e Agrigento il 14 gennaio, e un’altra, verificatasi la notte successiva, aggravò gli effetti della prima. Il bilancio: 360 morti e 57mila sfollati su una popolazione di 96mila persone
Friuli (1976): 110 comuni colpiti, 19mila abitazioni distrutte e circa 80mila sfollati. Le scosse, che raggiunsero una magnitudo di 6,4 gradi della scala Richter furono avvertite in tutto il nord Italia. Si contarono 930 morti.
Irpinia (1980): Fu il terremoto che, dal dopoguerra, causò il bilancio più grave in termini di vite umane e danni economici: quasi 3000 morti, 9000 feriti e 400mila sfollati. L’evento sismico, verificatosi il 23 novembre, distrusse quasi completamente 31 paesi tra le province di Potenza e Salerno.
Sicilia (1990): conosciuto anche come terremoto di Carlentini, per via del paese in cui fu riscontrato l’epicentro, in provincia di Siracusa. Si contarono 13 morti.
Umbria e Marche (1997): L’epicentro del terremoto fu ad Annifo, in provincia di Perugia, ma la catastrofe, avvenuta tra la notte e la mattinata del 26 settembre, si estese a molti comuni tra le province di Perugia e macerata. La scossa più intensa registrata fu di 6 gradi Richter. Oltre agli 11 morti e numerosi feriti il sisma non risparmiò nemmeno la Basilica di Assisi, che risultò profondamente danneggiata per il crollo di alcune volte.
Molise (2002): le scosse cominciarono il 31 ottobre e terminarono il 2 novembre. Il sisma (5,4 gradi Richter) colpì 8 comuni, e i danni si concentrarono maggiormente a San Giuliano di Puglia, dove, in seguito al crollo di una scuola, morirono 27 bambini – su 30 vittime totali.
Abruzzo (2009): Nella notte del 6 aprile un terremoto di magnitudo 5,9 causò la distruzione della città dell’Aquila, lasciando sul terreno 308 persone e 65mila sfollati.
Emilia Romagna (2012): il 20 maggio una forte scossa, magnitudo 5,9 gradi Richter, colpì, in particolare, la provincia di Modena e quella di Ferrara, danneggiando 14mila abitazioni e 1500 edifici pubblici. I morti furono 27, i feriti oltre 300 e quasi 20mila sfollati. Le scosse durarono circa un mese.
Giacomo Pellini