Crisi Spagna: per gli elettori è colpa dei socialisti

Pubblicato il 15 Settembre 2016 alle 12:49 Autore: Emanuele Vena
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Crisi Spagna: per gli elettori è colpa dei socialisti

Lo stallo? Colpa soprattutto dei socialisti. Gli ultimi sondaggi condotti da Metroscopia sulla situazione politica in Spagna, con una crisi ed incapacità di formare un nuovo esecutivo che va ormai avanti da dicembre, sembrano tracciare l’identikit dei veri responsabili.

Secondo la maggioranza assoluta degli elettori spagnoli è infatti il Partito Socialista (PSOE) il principale responsabile dello stallo attuale. A pensarla così è la stragrande maggioranza degli elettori del Partito Popolare (PP) e di Ciudadanos (C’s). La maggioranza relativa dei sostenitori del PSOE e di Unidos Podemos vede invece nel PP il vero responsabile della crisi istituzionale. Tuttavia, un elettore socialista su 4 preferisce additare il proprio partito.

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Crisi Spagna: le colpe del PSOE

A chiarire ulteriormente quanto scomoda sia la posizione dei socialisti è un altro quesito. Dinanzi all’eventualità di un governo di minoranza PP quale unica possibilità di evitare nuove elezioni, il 58% degli spagnoli crede che il PSOE dovrebbe astenersi e permettere la nascita del nuovo esecutivo. Ed a pensarla così – oltre alla stragrande maggioranza di sostenitori di PP e C’s – è anche il 43% di elettori socialisti, nonostante un ancor più corposo 50% la pensi in maniera completamente opposta.

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Nel frattempo, lo stallo sembra effettivamente danneggiare il PSOE. Stando alle ultime rilevazioni sulle intenzioni di voto, il partito di Pedro Sanchez perderebbe quasi un punto e mezzo rispetto alle elezioni di giugno, scendendo al 21% ed affiancandosi ad Unidos Podemos, che resta stabile. Al contrario, il PP guadagnerebbe quasi 2 punti, avvicinando quota 35%, svuotando ulteriormente il bacino di voti di C’s, in calo di un punto ed ora quotato al 12%.

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Ad ogni modo, gli spagnoli sembrano averne abbastanza. Il messaggio lanciato con l’esito delle elezioni di giugno sembra inequivocabile: il quadripartitismo va bene agli elettori, tocca ai partiti trovare la quadra per costruire un governo efficace. E a confermarlo sono anche gli ultimi dati: ben 7 spagnoli su 10 sono contrari all’ennesimo ritorno alle urne.

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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