Deutsche Bank: ennesimo colpo a stabilità UE
Caos Deutsche Bank: ennesimo colpo a stabilità UE.
Dopo essere stata colpita da una multa storica, dal valore di 14 miliardi di dollari a favore degli Stati Uniti (per aver giocato un ruolo importante nella propagazione della crisi del 2008), arriva lo scivolone della Deutsche Bank: Considerata un simbolo di stabilità tra i perni del sistema bancario tedesco, è in rotta di collisione con la BCE, l’ istituzione comunitaria senza dubbio più discussa degli ultimi anni. La caduta libera della Deutsche Bank (giunta a -9,9% nel giro di poche ore) è stata frenata dalla notizia (di cui non si può stabilire ancora la sua fondatezza) della riduzione della richiesta, da 14 a 5,4 miliardi di dollari.
Deutsche Bank: ennesimo colpo a stabilità comunitaria e leadership tedesca.
Il Deutsche Bank rappresenta una delle banche leader in Europa. Prima ancora del reale impatto economico provocato dal repentino crollo della banca tedesca (limitato, in ogni caso, dalla notizia provvidenziale della possibile riduzione della sanzione), l’ evento in sè ha un alto valore politico. L’ Unione Europea si fonda – in primis – in una integrazione di carattere economico-commerciale. Ciò significa che il peso politico di ogni Stato è fortemente legato al suo status economico. La stabilità economica e finanziaria della Germania – centro sia economico che geografico dell’ Unione – è stata (per anni) un caposaldo della struttura comunitaria. La perdita di consensi della CDU di Angela Merkel (prima) e la caduta della Deutsche Bank (poi) rappresentano dei duri colpi politici che dispiegano i propri effetti a scala comunitaria e internazionale. Le attuali debolezze della Germania rappresentano una grande occasione per le forze riformatrici dell’ Unione, sia dal versante progressista che da quello più reazionario.
Deutsch Bank: valore simbolico più alto di valore economico.
Come detto anteriormente, il crollo temporaneo della Deutsche Bank ha un forte valore simbolico prima ancora che economico. La stabilità – vero e proprio mantra dell’ Unione e della Banca Centrale Europea – è stata irrimediabilmente intaccata dalla caduta del gigante. Il nodo centrale della questione sta tutto lì: se anche la Deutsche Bank è soggetta a drastiche variazioni – con il rischio di provocare un imponente effetto domino a scala europea – la fiducia nella stessa istituzione comunitaria viene meno. Nonostante non si tratti del Bundesbank (Istituto chiave per la BCE) rimane uno degli istituti di credito più importanti e prestigiosi della Zona Euro. In aggiunta, i maggiori dirigenti del Deutsch Bank hanno attaccato – a più riprese – le politiche di Draghi e della BCE, asserendo di “star distruggendo l’ Europa” e che questa “rappresenta una minaccia per la Zona Euro”.
Si evince che – all’ interno della stessa Germania – le voci discordanti continuano ad aumentare, di giorno in giorno, e non solo dal fronte popolare. In sintesi, lo shock provocato dal Deutsch Bank avrà effetti tanto a livello comunitario – con una BCE pronta ad avanzare le sue richieste all’ istituto tedesco e una Europa attenta ad ogni minimo movimento – tanto internamente,con una possibile frattura definitiva su politica finanziaria e monetaria. Da un lato, un Bundesbank rappresentante dell’ attuale modello comunitario della Germania. Dall’altro, un Deutsche Bank in crisi che “rischia” di far sprofondare un sistema di governance, messo sempre più in discussione e sempre più in bilico.