Referendum costituzionale, Raggi: uno “strano” spot per il “No” alla riforma
Referendum costituzionale, Raggi: uno “strano” spot per il “No”alla riforma
Cinquanta secondi per dire “No” alla riforma costituzionale. La sindaca della capitale Virginia Raggi ha lanciato oggi sul blog di Beppe Grillo uno spot per ribadire la sua posizione sulla legge Boschi. Il suo accorato appello ai cittadini, però, assomiglia ad un’ammissione di colpevolezza, quasi a voler giustificare i numerosi problemi che hanno colpito in questi mesi la giunta capitolina. Dal problema rifiuti allo scandalo Muraro, passando per le difficoltà nel trovare un assessore al bilancio.
Referendum costituzionale, Problemi di obiquità
“Fare il sindaco non è un gioco – esordisce la sindaca 5 stelle nel video. – Come se non bastasse sono sindaco anche della città metropolitana di Roma. Se passa la riforma costituzionale io dovrei essere anche senatore. Tre lavori in 24 ore. Per queste ragioni io dico “No” al sindaco part-time e ai giochi di palazzo“. Senza dubbio, la critica è condivisibile. Fare il sindaco di una qualsiasi città non è facile (figuriamoci a Roma!) e avere il dono dell’ubiquità ancor meno. Ma tra i tanti punti controversi di questa riforma (immunità parlamentare, elezione del presidente della Repubblica, approvazione delle leggi) contestare proprio la composizione del Senato potrebbe non essere una scelta appropriata.
Referendum costituzionale, l’importanza di rassicurare
Non mancano infatti le accuse alle passate amministrazioni. “Abbiamo ereditato una città in macerie, piena di debiti e con i servizi rasi al suolo. Per risistemare questa situazione – continua la Raggi – abbiamo bisogna di tutto il tempo e le attenzioni necessarie”. Tutto vero. Ma il riferimento alle giunte precedenti non era necessario né funzionale. Più che un video per invitare i cittadini a votare “No” al referendum, sembra quasi un appello per rassicurare i cittadini romani.