Governo Spagna: Rajoy nuovo presidente, il Psoe sempre più diviso
Governo Spagna: Rajoy nuovo presidente, il Psoe sempre più diviso
Con 170 voti a favore, 111 contrari e 68 astensioni il segretario del Partito Popular (PP) Mariano Rajoy è il nuovo presidente del governo spagnolo grazie all’astensione del partito socialista. Il voto di ieri segna una spaccatura definitiva all’interno del Psoe. Per evitare di “tradire” il proprio pensiero, infatti, l’ex segretario Pedro Sánchez ha deciso di rinunciare al suo ruolo di deputato pur di non tradire il suo partito. Non è escluso, però, una sua nuova candidatura alle primarie del partito. Sono 15 i socialisti che, invece, hanno optato per il voto contrario, un atteggiamento che non sarà certo privo di conseguenze. Il capo del governo ha già annunciato che aspetterà almeno fino a giovedì per svelare la nuova squadra di governo.
Governo Spagna: Rajoy salva il Psoe
Dopo 325 giorni di governo provvisorio, vince l’immobilismo di Mariano Rajoy. Il segretario dei popolari è riuscito ad ottenere l’appoggio di Ciudadanos e di Coalición Canaria e, grazie all’estensione di buona parte dei socialisti, ha potuto essere investito presidente. Di fatto, Rajoy si è dimostrato più “magnanimo” di quanto sembri. Ricandidandosi nuovamente alla presidenza del governo, infatti, ha salvato il partito socialista da una nuova sconfitta in caso di terze elezioni.
Governo: Spagna: manifestazione contro un governo del PP
Migliaia di persone – circa 4.000 per la polizia, 10.000 per gli organizzatori – hanno manifestato pacificamente ieri nei pressi del Congreso per ribadire la loro contrarietà a un nuovo governo di Mariano Rajoy. “Ante el Golpe de la mafia, democracia” – hanno gridato con forza le persone presenti alla manifestazione. In piazza alcune forze politiche vicine a Podemos come il 15M2.0, Izquierda Castellana, Unión de Juventudes Comunistas de España o el Sindicato de estudiantes. Momenti di tensione nei pressi del ministero dell’Istruzione e all’uscita dei parlamentari di Ciudadanos. Qualche manifestante infatti ha lanciato delle lattine e accendini contro i parlamentari. Schierati un migliaia i poliziotti nei pressi del parlamento, proprio per evitare tafferugli come avvenuto nel 2012. Grande delusione e sfiducia nelle istituzioni per il mutuo accordo siglato tra socialisti e popolari pur di uscire dall’impasse. “Pp e Psoe, la stessa m****” – urlano i cittadini nei pressi del Congresso. Un coro che non lascia spazio a interpretazioni.