Sondaggio Referendum Costituzionale di Termometro Politico: Sì e No quasi appaiati
Sondaggio Referendum Costituzionale di Termometro Politico: Sì e No quasi appaiati
Al prossimo referendum costituzionale del 4 dicembre potrebbe profilarsi un testa a testa con il No in vantaggio di pochi decimali rispetto al Sì (23,27 contro il 22,73%). A dirlo è il sondaggio condotto da Termometro Politico. Ad essere decisivi saranno anche qui gli indecisi (12%). Alta la quota degli astenuti (42%).
Termometro Politico ha effettuato alcune domande sul referendum costituzionale. Gli elettori del Sì, diversamente dagli elettori del No, sono concordi nell’affermare che la riforma debba passare e che la si provi. Se non dovesse funzionare si procederà a cambiarla.
Entrambi gli schieramenti concordano su un punto: è possibile riprendersi dai fallimenti (in questo caso la sconfitta al referendum costituzionale). “Molti dei grandi uomini della storia – è il ragionamento fatto dagli intervistati – sono passati attraverso grandi fallimenti”.
I due fronti divergono invece su un altro punto: i partiti piccoli devono avere un ruolo e potere di veto? Secondo l’84,81% degli elettori del Sì questo non dovrebbe accadere. Viene sposata quindi la linea renziana secondo cui chi vince decide e la minoranza si accoda. Il fronte degli elettori del No si mostra invece spaccato. Prevale chi ritiene che i partiti piccoli, nonostante la sconfitta, debbano avere un ruolo e un potere di veto (49,82%). Distante poco più di otto punti l’altra opzione. A questa domanda se ne lega un’altra molto dibattuta in questi giorni: un unico partito al governo sarebbe pericoloso? Per la quasi totalità degli elettori favorevoli alla riforma costituzionale (il 92,94%), non ci sarebbe alcun motivo di cui preoccuparsi se ci fosse un unico partito al governo. Di diverso avviso è invece la maggioranza degli elettori contrari alla riforma, secondo cui sarebbe sì pericoloso un unico partito al governo.
Secondo i dati raccolti da Termometro Politico entrambi gli schieramenti amano il rischio e non sono per niente preoccupati di fare errori.
Sondaggi referendum costituzionale: paura crollo dei mercati
Nei giorni scorsi molti analisti e autorevoli quotidiani hanno paventato la possibilità di un crollo dei mercati qualora vincesse il No al referendum costituzionale del 4 dicembre. Per il 62,24% dei favorevoli alla riforma, questa paura è fondata mentre il 91,70% degli elettori contrari alla riforma questa ipotesi è da scartare.