Paul Nuttall eletto nuovo leader dell’Ukip
Ecco chi è Paul Nuttall, il nuovo leader dell’Ukip
Paul Nuttall è il nuovo leader dell’Ukip. 39 anni, europarlamentare ultra-conservatore (sull’aborto, sulla questione irlandese, sulla pena di morte, tra le altre cose) originario del Merseyside ha trionfato al congresso del partito con il 62,6% dei voti. Non pervenuti gli altri sfidanti Diane Evans e John Rees-Evans. Sono rimasti fermi, rispettivamente, a quota 19,3% e 18,1% delle preferenze. L’Ukip è tornato a votare per eleggere il proprio segretario dopo le dimissioni di Diane James avvenute appena 18 giorni dopo aver ricevuto l’incarico a metà settembre. Pare che a determinarne la scelta sia sta l’ostilità manifestata nei suoi confronti dal resto della direzione. Visto il passo indietro di Steven Woolfe, il più quotato tra gli aspiranti successori di Nigel Farage, maturato dopo una rissa con il collega eurodeputato Mike Hookem, Nuttall si è trovato la strada spianata verso il successo.
Paul Nuttall, il nuovo (vecchio) leader dell’Ukip
Forse non esattamente una diretta “emanazione” del leader storico degli indipendentisti britannici Farage, nonostante ne sia stato il “vice”, tra un incarico e l’altro all’interno del partito, in campagna elettorale, Nuttal ha promesso di far diventare l’Ukip il principale partito di “opposizione”, sostituendo i Laburisti nel ruolo di “voce dei lavoratori”, puntando a conquistare le roccaforti “rosse”, sempre più insoddisfatte da Jeremy Corbyn (come dimostrato dall’appoggio fornito al voto contro l’Unione Europea).
Paul Nuttal, nel suo primo discorso da segretario, ha promesso di unire il partito (“non saranno tollerate pugnalate alle spalle”), dopo il caos degli ultimi mesi, nel nome di una “full Brexit”. Detto ciò, la sua responsabilità più grande sarà quella di portare l’Ukip “beyond Brexit”. Alla vigilia del voto, in un’intervista al Telegraph, ha dichiarato, infatti, che “il prossimo problema della politica britannica, oltre la Brexit, sarà quello di capire cosa è Englishness”. La ricetta dell’«inglesità» di Nuttall sarà molto semplice. Con molta probabilità, dettare la rinascita del nazionalismo britannico ne sarà uno degli ingredienti principali.