ULTIM’ORA: Gentiloni chiamato al Quirinale. È lui il nuovo premier

Pubblicato il 9 Dicembre 2016 alle 14:18 Autore: Redazione
consultazioni

11/12:ULTIM’ORA. GENTILONI CHIAMATO AL QUIRINALE. Sarà lui il prossimo premier.

13.20 Paolo Gentiloni: ringrazio Mattarella per l’onore concessomi. Favorirò l’attività parlamentare per definire le nuove regole elettorali. È emersa l’indisponibilità delle maggiori forze di opposizione a collaborare, quindi per senso di responsabilità ci manterremo nel quadro della maggioranza parlamentare. Affronteremo con il massimo impegno le priorità internazionali, economiche, sociali, a cominciare dalla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto.

10/12:Consultazioni pomeridiane al Quirinale, si chiude con i tre gruppi più numerosi.

18.25 Parla Sergio Mattarella. Abbiamo di fronte a noi impegni, adempimenti scadenze, che vanno affrontate e rispettate. Sono scadenze sia interne, che europee che internazionali. È emersa in questi incontri, l’esigenza generale di armonizzare le due leggi elettorale per Camera e Senato, condizione indispensabile per lo svolgimento di nuove elezioni. Ci vuole rispetto e dialettica in questa fase politica, un discorso che sia costruttivo.

18.10 Parla delegazione PD. Ringraziamo Mattarella per il suo lavoro. Abbiamo chiesto un governo di responsabilità nazionale, con la più larga partecipazione possibile, sia con forze di maggioranza che di opposizione, per portare il Paese alle elezioni quanto prima. Considerando il rifiuto delle opposizioni al governo di responsabilità, abbiamo assicurato il sostegno a qualsiasi decisione che possa prendere Mattarella. Il nuovo governo dovrà affrontare temi urgenti.

17.30 È il momento del M5S. Renzi ha fallito. È intollerabile che gli italiani debbano sottostare a decisioni prese da un governo non deciso dal voto popolare. Abbiamo chiesto a Mattarella di andare al voto quanto prima. Siamo contrari a un incarico di governo. Il governo dimissionario deve limitarsi ad essere mero strumento a disposizione del Parlamento, in attesa della sentenza della Corte Costituzionale. Non si può abusare ed andare contro la volontà dei cittadini italiani.

16.00 Parla Berlusconi, accompagnato da Brunetta. Necessaria legge elettorale in tempi rapidi, per poter poi esprimere un governo voluto dal voto popolare. Necessario rendere omogenei sistemi di Camera e Senato; ci vuole corrispondenza tra maggioranza parlamentare e maggioranza parlamentare. Abbiamo precisato che non parteciperemo a nessun governo di coalizione e di larghe intese.Tocca al PD, che ha ancora la maggioranza parlamentare. Dopo le elezioni, si potrà rimettere mano al processo Costituente. Ci fidiamo di Mattarella e della sua capacità di garante.

13.00 Il ministro dell’Interno e leader del Ncd Angelino Alfano al termine delle consultazioni: “governo di responsabilità comune, altrimenti, andare avanti con Renzi”

12.30 L’ipotesi di un “Patto Gentiloni” sembrerebbe confermata anche dagli incontri condotti ieri dallo stesso Paolo Gentiloni con Dario Franceschini, fronda anti-Renzi, Maurizio Martina, ministro dell’Agricoltura ex-Ds filo-Renzi, e Maria Elena Boschi, con oggetto la prossima squadra di governo. Proprio la Boschi sembra destinata a lasciare il suo incarico, insieme alla Madia, alla Giannini e al ministro dell’Ambiente Galletti. Al proprio posto, invece, resteranno Franceschini e Orlando. Per gli esteri, dovrebbe essere scelta Elisabetta Belloni, segretaria generale della Farnesina, fedelissima di Gentiloni.

12.00 Denis Verdini al termine delle consultazioni: “Siamo disponibili a ogni formula che Mattarella intende adottare, da un governo Renzi-bis a un esecutivo di altro tipo, l’importante è che il Paese esca dall’impasse”. ALA entrerà nel prossimo governo? ” Abbiamo dato a Mattarella la disponibilità, nel caso, ne parleremo con il premier incaricato”

11.30 Al termine del colloquio con il Capo dello Stato, la capogruppo al Senato di Sinistra Italiana Loredana De Petris ha bocciato la possibilità di appoggiare un governo Gentiloni

11.00 Pare che Matteo Renzi abbia definitivamente deciso di lasciare Palazzo Chigi in favore di Paolo Gentiloni, suo ministro degli Esteri. Il nome ha incassato il favore della fronda interna, Andrea Orlando e Dario Franceschini, ma anche di Forza Italia che dovrebbe restare all’opposizione senza mettersi di traverso alle trattative per la legge elettorale. A tal proposito, prende quota l’ipotesi “semi-maggioritario”, un sistema che escluderebbe le preferenze, detestate da Berlusconi. Potrebbe essere la volta di un Mattarellum riveduto e corretto che elegga i parlamentari nei collegi, lasciando un ampio spazio al proporzionale.


Oggi, sabato 10 dicembre, si svolgeranno le consultazioni più importanti. Di seguito è riportato il calendario:

Ore 11.00: Rappresentanza del Gruppo parlamentare Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà (SI-SEL) della Camera dei Deputati;

Ore 11.30: Rappresentanza del Gruppo parlamentare ALA – Scelta Civica per la Costituente Liberale e Popolare del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;

Ore 12.00: Rappresentanza del Gruppo parlamentare Area Popolare (NCD-UDC) del Senato della Repubblica e del Gruppo parlamentare Area Popolare (NCD) della Camera dei Deputati;

Ore 16.00: Rappresentanza del Gruppo parlamentare Forza Italia-Il Popolo della Libertà XVII Legislatura del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;

Ore 17.00: Rappresentanza del Gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;

Ore 18.00: Rappresentanza del Gruppo parlamentare Partito Democratico del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.

 

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LEGA NORD: si deve andare al voto il prima possibile, per far sì che il popolo torni a decidere sul governo quanto prima. Accettiamo qualsiasi legge elettorale per andare al voto.

Conservatori e Riformatori: abbiamo molta fiducia in Mattarella. Abbiamo ribadito la nostra posizione politica e non faremo parte di nessuna maggioranza come quella attuale. C’è da rendere omogenei i sistemi elettorali di Camera e Senato. Bisogna evitare ritorno al passato e all’ingovernabilità, impossibile un ritorno al proporzionale.

Gruppo parlamentare per le autonomie: abbiamo fatto presente che non possiamo andare subito alle elezioni per la mancanza di una legge elettorale applicabile sia a Camera che Senato. Siamo convinti che il Parlamento non può demandare alla Corte di risolvere la questione sulla legge elettorale. Le Camere non possono essere sciolte, in Parlamento c’è una maggioranza per andare avanti e scrivere una nuova legge elettorale. Serve un governo nella pienezza dei suoi poteri, ma non può essere il governo dimissionario. Bisogna mettersi al lavoro nell’immediato.

Civici e Innovatori: indispensabile che legge elettorale sia frutto dell’intervento del Parlamento. Auspichiamo che confini della maggioranza possano essere allargati. In questi pochi mesi si auspica che il Parlamento lavori con maggior armonia. Serve guida responsabile e autorevole del Paese

Grandi Autonomie e Libertà (GAL): Italia necessita nuova legge elettorale, che abbia equilibrio, omogeneità e che garantisca il voto diretto del cittadino, che possa eleggere il suo rappresentante. Vogliamo dare l’appoggio solo in questo senso.

Democrazia Solidale-Centro Democratico: necessario governo in piene funzioni che accompagni attività legislativa del Parlamento. Abbiamo visto che ci sono forze politiche come il Movimento 5 Stelle che hanno demonizzato l’Italicum, e che ora chiedono di estenderlo anche al Senato. Non è serio. Per questo diamo massima disponibilità a Mattarella. Ci vorrebbe partecipazione anche delle forze politiche di opposizione che hanno parlato di responsabilità. La stessa maggioranza parlamentare non può esimersi dalle sue responsabilità. Rispetto a ciò che ha detto la Meloni, per noi nessun governo può essere a termine, non è come uno yogurt.

Fratelli d’Italia (Giorgia Meloni): vogliamo nuova legge elettorale entro fine dicembre, con scioglimento delle camere a fine gennaio. Vogliamo elezioni entro fine marzo. Non vogliamo offrire la disponibilità a nessun governo che voglia arrivare fino a fine legislatura. L’Italia ha bisogno di stabilità. Un Renzi-bis sarebbe irrispettoso verso l’espressione popolare, che non vuole portare avanti le riforme di Renzi. Non ci importa chi sieda a Palazzo Chigi, basta che ci sia un orizzonte ben chiaro e definito. Noi faremo la nostra parte. Abbiamo una proposta di minimo sull’italicum. Su un accordo con il centrodestra, parleremo anche con il centrosinistra. Se per il 22 gennaio non ci sarà una data certa, chiameremo gli italiani alla mobilitazione.

in mattinata, Mattarella ha ricevuto gli esponenti del gruppo misto alla Camera, del gruppo misto al Senato, i rappresentanti di Sud Tirolo e Val D’Aosta, il gruppo di Alternativa Libera-Possibile, l’UDC e i popolari moderati.

Gruppo misto per Camera e Senato: Ci aspettiamo un governo con ampia maggioranza per una riforma della legge elettorale che restituisca peso al Parlamento.

Gruppo SvP e minoranza valdostana: occorre un governo che vari una nuova legge anche senza aspettare il verdetto della Consulta. Serve una legge elettorale per conoscere precisamente le regole del gioco

UDC, popolari e gruppo dei moderati (Rocco Buttiglione): serve un governo nella pienezza della sue funzioni per fare una legge elettorale omogenea, ascoltando anche quello che dirà la Consulta. C’è bisogno di una legge elettorale proporzionale. La prossima legislatura deve essere di larghe intese tra sinistra moderata e popolari.

Alternativa Libera-Possibile (Giuseppe Civati): serve un esecutivo che consenta al Parlamento di lavorare. Diciamo ‘No’ a soluzioni improvvisate, come il trasferimento di una legge elettorale dall’una all’altra Camera.

PSI (Nencini): Prediligiamo un governo di scopo e responsabilità, corale, ricordando che buona parte di questa Legislatura sia stata condotta con larghe maggioranze.

Continuano le consultazioni al Quirinale

Seconda giornata di consultazioni. Ieri, sono saliti al Colle il Presidente del Senato Pietro Grasso, il Presidente della Camera Laura Boldrini e il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Nessuno dei tre ha rilasciato dichiarazioni al termine dell’incontro con il Capo dello Stato. Oggi, il Presidente Mattarella riceverà 17 delegazioni parlamentari, quelle più piccole numericamente, per conoscere la loro posizione riguardo alla crisi di governo innescata dalle dimissioni di Matteo Renzi, in seguito alla vittoria del No al referendum costituzionale del 4 dicembre.

Consultazioni: il Quirinale vuole chiudere subito

Questo il calendario delle consultazioni di oggi:

Ore 10: Gruppo parlamentare Misto del Senato della Repubblica;

Ore 10.20: Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 10.40: Rappresentanza parlamentare della Südtiroler Volkspartei;

Ore 11: Rappresentanza parlamentare della minoranza linguistica della Valle d’Aosta;

Ore 11.20: Esponente della componente Alternativa Libera Possibile (AL-P) del Gruppo Misto della Camera dei Deputati;

Ore 11.40: Esponente della componente UDC del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 12.00: Esponente della componente Unione Sudamericana Emigrati Italiani (USEI-IDEA) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 12.20: Esponente della componente FARE!-PRI del Gruppo Misto della Camera dei Deputati;

Ore 12.40: Esponente della componente Movimento Partito Pensiero e azione (PPA-Moderati) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 13.00: Esponente della componente Partito Socialista Italiano (PSI)-Liberali per l’Italia (PLI) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 16.00: Rappresentanza del Gruppo parlamentare Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale (FDI) della Camera dei Deputati;

Ore 16.30: Rappresentanza del Gruppo parlamentare Democrazia Solidale – Centro Democratico (DeS-CD) della Camera dei Deputati;

Ore 17.00: Rappresentanza del Gruppo parlamentare Grandi Autonomie e Libertà (Grande Sud, Popolari per l’Italia, Moderati, Idea, Alternativa per l’Italia, Euro-Exit, M.P.L.-Movimento Politico Libertas) del Senato della Repubblica;

Ore 17.30: Rappresentanza del Gruppo parlamentare Civici e Innovatori (CI) della Camera dei Deputati;

Ore 18.00: Rappresentanza del Gruppo parlamentare Per le Autonomie (SVP-UV-PATT-UPT)-PSI-MAIE del Senato della Repubblica;

Ore 18.30: Rappresentanza del Gruppo parlamentare Conservatori e Riformisti (CR) del Senato della Repubblica ed esponente della componente Conservatori e Riformisti (CR) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati.

L'autore: Redazione

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