PA, Madia: “Possibile liberare 60mila posti nello Stato”
“Non c’è una sola norma che penalizzi i lavoratori. L’intero impianto inverte una tendenza e favorisce l’ingresso di nuove generazioni, il nostro è un grande progetto: nella Pubblica amministrazione servono le competenze dei nativi digitali, serve il ricambio”. Lo afferma a Repubblica il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia che sui permessi sindacali dimezzati avverte: “Trovo irresponsabile rispetto ad un progetto organico di modernizzazione focalizzarsi su questo punto. Siamo nella legislatura che ha tolto il finanziamento pubblico ai partiti”.
Intervistata anche dalla Stampa, Madia spiega che la riforma si presenta difficile poichè ogni categoria fa resistenze, le amministrazioni tendono a considerare il dipendente proprietà privata, e a ragionare ciascuna solo per sè. Chi si sente colpito sbaglia – spiega il ministro. – Tutte le scelte che abbiamo fatto sono improntate a una logica di giustizia ed equità sociale, mai a una logica punitiva. Alla Camusso – aggiunge – dico niente polemiche, alla fine decideranno il Parlamento e i cittadini”. Quindi, intervistata anche dal Messaggero, Madia afferma che “ora è possibile liberare 60mila posti nello Stato“. Gli over 70, aggiunge, devono andare in pensione poichè “bisogna uscire dalla logica secondo cui per un incarico di responsabilità serve una certa età”. “Abbiamo deciso – annuncia anche Madia – di eliminare la norma sui premi dei dirigenti legati al Pil, vedremo poi se inserirla”.