Attentato Berlino, Rondolino: “Servono moschee in tutti i quartieri”
Attentato Berlino, Rondolino: “Servono moschee in tutti i quartieri”
“Serve massima apertura. Servono moschee in tutti i quartieri, centri islamici in tutte le città, scuole miste, fino al diritto di fare, dire e predicare quello che desiderano. Si vive tra esseri umani”. A dirlo in un’intervista a Radio Cusano Campus, è Fabrizio Rondolino, editorialista dell’Unità.
Nel commentare il recente attentato terroristico di Berlino, Rondolino dà la sua personale ricetta per combattere l’islamofobia. Ricetta totalmente opposta a quella proposta da Vittorio Feltri, in un editoriale su Libero.
Per il giornalista dell’Unità, mandare a casa gli islamici non serve a nulla.
“Cosa penso di quelli che scrivono “fuori dai coglioni” o “islamici via”? Una volta avrei pensato tutto il male possibile di queste cose, perché considero l’islamofobia uno dei tratti più orribili della nostra cultura contemporanea. E’ vergognoso che in virtù di una religione uno possa essere considerato un potenziale assassino. Adesso sono meno scandalizzato e più preoccupato, perché questa cosa non ha alcun senso”.
Attentato Berlino, la ricetta di Rondolino
“E’ chiaro – spiega Rondolino – che non si risolve il terrorismo buttando fuori gli islamici. Buttarla sulla guerra di religione e sulla deportazione di massa significa non voler affrontare il problema. E’ una questione militare, si dovrebbe affrontare così, come è sempre stato fatto. Ci si deve infiltrare, per quanto possibile, visto che esistono islamici di seconda e terza generazione che lavorano in polizia o nell’intelligence. Quando serve si da una risposta militare. Magari si leggono anche le loro riviste, quelle in cui spiegano come lanciare un camion contro il mercato di Natale. E’ esclusivamente una questione di ordine pubblico, punto”.
Da qui la ricetta finale. “Serve massima apertura. Servono moschee in tutti i quartieri, centri islamici in tutte le città, scuole miste, fino al diritto di fare, dire e predicare quello che desiderano. Si vive tra esseri umani”.