Hotel Rigopiano, Di Maio: eroi salvano le persone, antieroi le banche
Come ogni tragedia italiana che si rispetti, che sia provocata da responsabilità politiche o da calamità naturali (o anche tutt’e due insieme) non importa, fioccano le polemiche politiche e mediatiche che riempiono pagine di giornali e servizi sui tg. E anche la valanga che mercoledì scorso ha sepolto l’ Hotel Rigopiano a Farindola (Pescara) non è da meno. Ci pensa Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera e leader in pectore del Movimento 5 Stelle, a dare il via alle danze. In un post pubblicato sulla propria pagina facebook, Di Maio contrappone quelli che lui chiama gli “eroi” (“vigili del fuoco, poliziotti, carabinieri, protezione civile”…) agli “antieroi”, ovvero “quelli che si nascondono dietro la sobrietà per celare disorganizzazione e incapacità”.
I primi vengono lodati e incoraggiati dal vicepresidente della Camera: “Forza Ragazzi!”. I secondi attaccati a testa bassa. Scrive Di Maio:
Gli antieroi sono quelli che si nascondono dietro la sobrietà per celare disorganizzazione e incapacità. Alcuni sono nominati, altri sono addirittura eletti dal popolo, tutti percepiscono stipendi abnormi che non hanno mai avuto la dignità di abbassarsi. Gli antieroi hanno tempi da Usain Bolt (copyright Franco Bechis) quando si tratta di tirar fuori dalle tasche degli italiani 20 miliardi per salvare la banca che hanno distrutto, e sono insopportabilmente lenti quando si tratta di dare ai terremotati 28 milioni di euro che gli italiani hanno donato con grande solidarietà.
Insomma, alcuni rappresentanti politici – è l’accusa di Di Maio – sono rapidissimi nel salvataggio di una banca in stato di fallimento con soldi pubblici (in questo caso Monte dei Paschi) mentre sono “lenti” quando devono sbloccare i fondi per i terremotati.
Hotel Rigopiano, le bufale sui soldi ai terremotati
Nei giorni scorsi, appena dopo l’ennesimo terremoto nel centro-Italia e la slavina che ha travolto l’ Hotel Rigopiano, sui social era girata molto la notizia sui 28 milioni donati dagli italiani tramite il 45500 e “scomparsi”. Bufala subito smontata dalla Protezione Civile che ha dovuto vergare un comunicato ufficiale per smentire questa tesi. Come hanno spiegato diversi giornali e siti di informazione, ad oggi i 28 milioni sono ancora fermi (cioè non ancora utilizzati) a norma di legge. Dall’altra parte la fase di emergenza deve essere gestita con fondi pubblici. Ma i 28 milioni non sono certo “spariti”.
Luigi Di Maio comunque non ci sta a passare per quello che fomenta le polemiche sulla pelle dei dispersi. Così conclude il suo post: “Questa non è polemica, questa è la verità. Ringraziamo gli eroi che sono lì a lavorare per salvare una vita. Ringraziamoli tutti. Dicono che è fortunato il popolo che non ha bisogno di eroi, io dico: meno male che ci sono, ma sbarazziamoci di chi li rende sempre più spesso necessari”.