La rivincita del “Pizza”, si ricandida a Sindaco di Parma
“Parma è una città in cammino”. Con questo prologo che pare preso dalla nuova narrazione renziana (“è già tempo di rimettersi in cammino” scriveva l’ex premier nella e-news del 7 dicembre), il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti ha deciso di ricandidarsi per un secondo mandato. La decisione era attesa da tempo ma l’annuncio è arrivato solo ieri con un video pubblicato sulla propria pagina facebook. “Ho deciso di ricandidarmi, per non lasciare un buon lavoro a metà e per rimettermi a disposizione della nostra comunità” dice Pizzarotti dopo aver elencato i risultati ottenuti durante il suo primo mandato. L’annuncio della ricandidatura è arrivato esattamente cinque anni dopo la presentazione della lista del M5S a Parma (21 gennaio 2012). Adesso, sarà interessante capire se il Movimento deciderà di presentare uno sfidante.
Il primo mandato da Sindaco di Parma
Federico Pizzarotti, ex project manager del Credito Emiliano, diventa Sindaco di Parma alle amministrative del 2012 quando al secondo turno batte Vincenzo Bernazzoli, presidente della Provincia (60-40%). Parma è stato il primo capoluogo di provincia conquistato dai 5 Stelle. Dopo l’elezione erano emersi subito i primi dissidi tra Pizzarotti e i vertici del Movimento: l’incrinatura definitiva con Grillo e Casaleggio è arrivata con la mancata risoluzione dell’affaire inceneritore. In campagna elettorale, infatti, “Il Pizza” aveva promesso di bloccare l’avvio delle operazioni di smaltimento rifiuti mentre oggi l’inceneritore è pienamente attivo.
In passato, più volte il Sindaco di Parma era stata una voce critica all’interno del Movimento, rappresentando il volto più conosciuto di quell’ala di ortodossi della prima ora molto critici con il direttorio a 5 Stelle. I vertici, così, hanno colto l’occasione dell’indagine a suo carico per le nomine del Teatro Regio (tutto archiviato) per sospenderlo dal Movimento: “mancata trasparenza” la motivazione ufficiale del blog. Difficile crederlo. Dopo aver tentato – attraverso le sue “controdeduzioni” e l’archiviazione del Gip – di essere reintegrato, Pizzarotti ha lasciato il Movimento il 3 ottobre scorso con una conferenza stampa in Comune: “vado via perché siamo diventati quelli delle stanze chiuse con un capo politico”.
Da quel momento in avanti, in molti avevano ipotizzato una ricandidatura di Pizzarotti con un altro partito, il PD in particolare. Ma il Sindaco ha sempre smentito e ha deciso di tentare il bis appoggiato dalla lista civica “Pizzarotti Sindaco”. Stop. Nessuna alleanza, nessuna coalizione. In linea con il progetto politico del Movimento 5 Stelle. Pizzarotti, aspettando una candidatura grillina, molto probabilmente dovrà vedersela con un candidato del PD. I dem faranno le primarie il prossimo 5 marzo e i nomi in lizza sono tre: Paolo Scarpa, Dario Costi e Gentian Alimadhi.
La decisione di una ricandidatura era nell’aria ma probabilmente la svolta decisiva si è avuta con il sondaggio pubblicato una settimana fa dal Sole 24 Ore sugli amministratori locali più amati d’Italia (Sindaci e Governatori). In tutta la penisola, Federico Pizzarotti è risultato il terzo primo cittadino più amato con il 60,5% dei consensi, dietro solo a Chiara Appendino (Torino) e Dario Nardella (Firenze).