Legge elettorale, la ripartizione seggi partito per partito dopo la Consulta: la proiezione
Legge elettorale, la ripartizione seggi partito per partito dopo la Consulta: la proiezione
La sentenza della Consulta ha di fatto dimezzato l’Italicum pensato e votato dal governo Renzi. I principali partiti politici che siedono in Parlamento spingono per andare a votare subito. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha proposto il 23 aprile come data del voto. Matteo Renzi ha in mente l’11 giugno come data papabile per andare alle urne. Stando a quanto dicono i giornali, il premier Gentiloni non si opporrebbe ad elezioni anticipate. Romano Prodi è per rimettere in piedi in Mattarellum pur di non avere un sistema elettorale proporzionale. Per Beppe Grillo bisogna adottare l’Italicum rivisto dalla Consulta anche al Senato e votare subito. E allora proviamo a vedere come sarebbe la ripartizione dei seggi partito per partito alla Camera se si andasse a votare oggi con la legge elettorale modificata dalla Consulta (dati presi in esame: media sondaggi 24 gennaio).
Legge elettorale, la situazione post voto
Come possiamo vedere dalla proiezione elaborata da Termometro Politico, il Partito Democratico otterrebbe 207 seggi mentre il Movimento 5 Stelle 180. Si tratta di una situazione instabile. Nessuno dei partiti ha infatti la maggioranza qualificata per poter governare da solo. Il Pd sarebbe obbligato alle larghe intese con i centristi di Alfano, i forzisti di Berlusconi e la sinistra di Fassina. Solo in questo modo riuscirebbe a raggiungere e superare la quota minima di 316.
D’altro canto, un governo “lepenista”, o meglio, “populista” non potrebbe nascere. Anche se Movimento 5 Stelle, Lega Nord e Fratelli d’Italia unissero le forze non riuscirebbero ad ottenere la maggioranza qualificata per poter governare.
Diverso invece sarebbe stato lo scenario se l’Italicum non fosse stato azzoppato dalla Consulta. Qui di seguito riportiamo infatti la proiezione dei seggi sulla base della media sondaggi elebatorata il 24 gennaio.