Scissione Sinistra Italiana: esperimento già finito?
Scissione Sinistra Italiana: esperimento già finito?
Sinistra Italiana, il partito di Fassina e Vendola, rischia di nascere monco. Al congresso fondativo che si celebrerà tra una settimana a Rimini non ci sarà il capogruppo alla Camera, Arturo Scotto, che insieme a diciassette parlamentari ha deciso di lasciare anzi tempo il soggetto politico che guarda a sinistra.
Scotto è invece più interessato al progetto politico portato avanti da Giuliano Pisapia. L’ex sindaco di Milano lancerà oggi il suo movimento “Campo progressista”. Al battesimo saranno presenti anche la presidente della Camera Laura Boldrini e Bruno Tabacci, presidente di Centro democratico.
““Da oggi – ha annunciato Scotto durante l’incontro di domenica scorsa tenutosi al teatro Ambra Jovinelli di Roma – lanceremo 100 assemblee di ‘Si apre’ in tutta Italia per una campagna di ascolto”.
La scissione portata avanti dall’ormai ex capogruppo di Sinistra Italiana, riduce la presenza di SI in Parlamento a 31 deputati e otto senatori.
Scissione Sinistra Italiana: altri addii in vista?
Ma non è finita qui. Presto ci potrebbero essere altri addii tra le file di Sinistra Italiana. Ad alcuni ex Sel, infatti, non piace la strada imboccata da Vendola e Fratoianni. “Il congresso non è contendibile, non ci vado: non serve un partitino minoritario. Noi vogliamo essere federatori della sinistra, parliamo con Pisapia, D’Alema e i compagni della Sinistra Pd” ha affermato laconico il deputato Ciccio Ferrara.