Sondaggi elettorali Germania, l’analisi: tra Schulz e Merkel è ormai testa a testa
Sondaggi elettorali Germania: tra Schulz e Merkel ormai è testa a testa
Meno di 2 punti percentuali. E’ questo ormai il gap che separa la SPD di Martin Schulz dalla CDU di Angela Merkel, stando all’analisi del trend dei sondaggi elettorali condotti in Germania, relativi alle intenzioni di voto in vista delle elezioni politiche di settembre.
La SPD è ufficialmente rinata, ed il merito è da attribuire senza dubbio al candidato all’ex presidente dell’Europarlamento. La cui candidatura alla Cancelleria ha portato una ventata di freschezza ad un partito che sembrava quasi rassegnato ad un nuovo mandato targato Merkel.
Sondaggi elettorali Germania: i meriti di Schulz
Il passo avanti è fin troppo eclatante, analizzando i sondaggi elettorali condotti nell’ultimo bimestre. Nelle rilevazioni effettuate a febbraio la SPD sfonda agilmente quota 30%. Un dato di quasi 9 punti superiore alla media dei sondaggi condotti dagli istituti demoscopici a gennaio.
Al contrario, la CDU ha perso quasi 3 punti in un mese. E ora, le medie di febbraio vedono il partito della Merkel avanti dell’1.8%. Nulla, se si pensa che a gennaio il gap tra i due partiti era di addirittura 13.5 punti percentuali.
L’exploit della SPD sembra aver vampirizzato tutte le principali altre formazioni. Oltre alla CDU arretrano anche l’estrema destra AFD (-2.4%) e, lievemente, i liberali FDP (-0.2%). In calo anche le altre principali formazioni di sinistra, ovvero GRÜNE (-1.8%) e Die Linke (-1.5%).
Ciò che emerge quindi è uno slittamento complessivo dell’elettorato verso le aree più progressiste. Un dato dovuto esclusivamente – numeri alla mano – ad una SPD in splendida forma.
Sondaggi elettorali Germania: la Merkel trema
L’effetto novità suscitato dalla candidatura di Schulz imponeva una certa cautela, per evitare analisi deficitarie sul medio termine. Tuttavia, dopo oltre un mese, il “boost” fornito dall’aspirante cancelliere al suo partito sembra essere ormai fuori discussione.
A tal proposito è utile osservare l’evoluzione del trend a febbraio. Che evidenzia una SPD in continua crescita anche nella seconda metà del mese, diverse settimane dopo l’annuncio della candidatura Schulz.
Se nella prima metà di febbraio la SPD aveva sfondato quota 30%, nella seconda parte ha addirittura incrementato il proprio bacino elettorale di un ulteriore punto. E per alcuni istituti – come Infratest dimap, Emnid ed Insa – il gap è ormai svanito. Se non addirittura favorevole a Schulz e soci.
?? #Germany | INSA poll: @spdde in the lead, 1.5 pp ahead of @CDU/@CSUhttps://t.co/nicfFuAKrT#btw17 #btw2017 #umfrage pic.twitter.com/Uq4qmCX4Ie
— Electograph (@Electograph) 28 febbraio 2017