Vacanze, come si muovono gli italiani? L’auto rimane regina – infografiche
Vacanze, come si muovono gli italiani? L’auto rimane regina – infografiche
Le vacanze si avvicinano, e dopo lunghi anni di crisi secondo l’Istat a quanto pare gli italiani hanno ripreso ad andare in villeggiatura.
Si tratta di un rimbalzo naturalmente, ma significativo. +13,7% i viaggi effettuati rispetto al 2015.
Un buon segno per un settore che è basilare per l’Italia. E che nel mondo è in espansione. Attirando ormai anche persone della terza età.
Ma come cambia il modo di fare turismo degli italiani? Come si spostano questi per andare in vacanza?
Nel 2016 da questo punto di vista sembra esserci stato un ritorno alle origini. Ovvero come gli albori del turismo di massa, all’epoca del miracolo economico, sta tornando in auge l’auto.
Che non è mai passata di moda, benintesi, ma nel 2016 è cresciuta la proporzione di viaggi effettuati con tale mezzo, dal 64,9% al 67,6%.
Certo, è proseguita la crescita dell’aereo, dal 13% al 14,7%, ma tutti gli altri mezzi hanno perso quote.
Il treno è calato dal 10,7% al 9,3%, la nave dal 3% al 2,2%, il pullmann dal 4,5% al 3,3%, il camper crolla dal 2,5% al 1,5%.
Può darsi che i viaggi in più siano effettuati da turisti occasionali che decidendo in ultimo di muoversi hanno deciso per il mezzo più flessibile, l’auto, appunto
Vacanze, cosa cambia tra chi le fa lunghe e chi le fa più brevi – infografiche
Un altro modo per analizzare il diverso comportamento degli italiani è osservare come si muovono se la vacanza è più lunga o più breve.
Nella seguente infografica si può selezionare la vacanza di 1-3 giorni, o quella più lunga.
E vediamo che le differenze sono enormi. E’ nelle vacanze brevi che l’auto riprende quota, dal 68,7% al 76,1%, Persino l’aereo perde quota, anche se non come treno e pullman che scendo di più del 3%.
Di fatto sono aumentate le gite fuori porta fatte all’ultimo momento, fatte in auto, complice probabilmente il ribasso del prezzo del petrolio.
Al contrario nelle vacanze più lunghe, di 4 o più notti, l’utilizzo dell’auto scende. dal 61,5% al 59,3%, ed è l’aereo a crescere, dal 18,4% al 22,4%. A spese di tutti gli altri mezzi tranne che il treno.
C’è quindi una crescente divaricazione tra le due tipologie di vacanze, che forse riflette la disuguaglianza esistente nel nostro Paese. Tra una porzione di persone che può permettersi vacanze più lunghe e lontane, da qui l’uso in aumento dell’aereo, e una che può invece concedersi al massimo gite fuori porta.
Anche se non dimentichiamo che spesso queste ultime sono effettuate proprio dai più ricchi, da coloro che in un’altra stagione fanno la vacanza lunga. anche all’estero.