Elezioni Francia risultati: aggiornamenti a partire dalle 20
Elezioni Francia risultati: aggiornamenti a partire dalle 20 di domani
Grande attesa per il primo turno delle presidenziali francesi. Sono ben 11 i candidati in corsa per la tornata del 23 aprile. Con tutta probabilità, nessuno di loro otterrà la maggioranza assoluta. Solo il 7 maggio, giorno previsto per il ballottaggio tra i due più votati, si conoscerà il prossimo inquilino dell’Eliseo. Per la prima volta nella storia, l’estrema destra ha una concreta possibilità di vittoria.
A inseguire Marine Le Pen il moderato Emmanuel Macron. Tutt’altro che fuori dai giochi l’esponente del centro-destra Francois Fillon, nonostante lo scandalo che lo ha travolto in piena campagna elettorale. Si propone come possibile outsider Jean-Luc Melenchon. Altro dato storico, l’attuale Presidente della Repubblica non si propone per un secondo mandato. Per i socialisti, in campo è sceso Benoit Hamon.
Elezioni Francia risultati: aggiornamenti a partire dalle 20
Marine Le Pen (Front National)
48 anni, avvocato, eurodeputato dal 2004, Marine Le Pen ha ereditato la leadership del Front National dal padre Jean Marie nel 2011. L’anno successivo è arrivata terza alle elezioni per la Presidenza della Repubblica. Sotto la sua guida il partito si è largamente affermato alle ultime regionali del 2015. Secondo gli ultimi sondaggi è in testa alle preferenze dei francesi, anche se stando alle rilevazioni perderebbe al secondo.
Tra i punti del suo programma spiccano: rinegoziazione dei termini di appartenenza all’Unione Europea sui quali propone di indire un referendum; espulsione automatica degli immigrati clandestini; ingressi legali fissati a quota 10mila all’anno; chiusura delle moschee “estremiste”; priorità ai cittadini francesi nell’assegnazione degli alloggi popolari; età pensionabile a 60 anni; settimana lavorativa di 35 ore.
Emmanuel Macron (En Marche)
39 anni, Emmanuel Macron potrebbe diventare il più giovane Presidente della Repubblica che la Francia abbia mai avuto. Almeno secondo i sondaggi che lo danno secondo dietro la Le Pen al primo turno ma vincente sulla leader del Front National al ballottaggio. Macron è stato ministro dell’Economia nel 2014. Autore di una controversa serie di liberalizzazioni, ha ben presto attirato su di sé le critiche della sinistra socialista. Mentre la sua posizione nell’esecutivo diventava sempre più insostenibile ha fondato En Marche!. Successivamente al lancio del movimento “né di destra né di sinistra” ha rassegnato le dimissioni per poi annunciare la candidatura all’Eliseo. Può contare sul sostegno del veterano moderato Francois Bayrou e dell’ex primo ministro socialista Manuel Valls.
Promette l’investimento di 50 miliardi nelle energie pulite, la riduzione del tasso di disoccupazione al 7% (ora quasi al 10%), un forte taglio delle tasse alle imprese.
Francois Fillon ( Les Republicains)
62 anni, alle ultime primarie del centrodestra, Francois Fillon ha battuto grossi calibri della politica d’oltralpe come Sarkozy e Juppé. La sua campagna è stata contrassegnata dalle polemiche seguite alle accuse di appropriazione indebita di fondi pubblici riguardanti sua moglie Penelope e due suoi figli. Aveva assicurato un passo indietro in caso di indagini formali. Ha cambiato idea.
Oltre a una settimana lavorativa di 35 ore, propone di scremare il pubblico impiego tagliando 500mila posti. Vorrebbe rimuovere l’imposta sul patrimonio. Se fosse eletto farebbe in modo di togliere la cittadinanza ai foreign fighters. Capitolo politica estera, lavorerebbe per la rimozione delle sanzioni Ue alla Russia e appoggerebbe il Presidente siriano Assad contro l’Isis.
Jean-Luc Melenchon (La France Insoumise)
65 anni, con i socialisti in pieno tracollo, Jean-Luc Melechon ha riportato in auge la gauche. Ha catturato l’attenzione generale con l’uso di ologrammi per tenere i propri comizi in 6 città contemporaneamente, oltre a impressionare il pubblico durante i dibattiti televisivi con la sua verve. Sostenuto dai comunisti francesi, afferma che produzione, commercio e consumo devono essere completamente modificati. Cita il cambiamento climatico tra le sue più grandi preoccupazioni.
Vorrebbe abbassare l’età del voto a 16 anni, dare più peso al Parlamento anche con l’introduzione del proporzionale. Nel suo programma una rinegoziazione dei trattati europei che preveda l’abbandono dell’austerità e un vasto piano di investimenti pubblici. Tra gli altri punti degni di nota: il rimborso totale delle spese sanitarie e un piano case per i senzatetto.
Benoit Hamon (Parti Socialiste)
49 anni, ex ministro dell’Istruzione, Benoit Hamon ha battuto Manuel Valls alle primarie dei socialisti. Paragonato da molti a Bernie Sanders, sta facendo fatica a guadagnare terreno non solo a causa del quinquennio Hollande ma anche per l’avanzata di Melenchon.
Propone la legalizzazione della cannabis e di tassare la ricchezza generata dai robot. Avrebbe un piano per aumentare il reddito di chi guadagna meno di 2.185 euro all’anno e garantire un salario minimo di 600 euro ai disoccupati. Energie rinnovabili 50% dell’elettricità francese entro il 2025 e abbandono del nucleare entro il 2050 figurano nel suo programma.
Elezioni Francia risultati: aggiornamenti a partire dalle 20
Anche se considerati “minori”, non si possono non citare gli altri 6 candidati in lizza per un posto al ballottaggio.
Nathalie Artaud (Lutte Ouvrière)
46 anni, trotzkista, propone l’aumento a 1.800 euro di salari e pensioni. Vorrebbe le imprese sotto il controllo dei lavoratori e la riappropriazione dei mezzi di produzione da parte degli stessi.
Philippe Poutou (Nouveau Parti Anticapitaliste)
50 anni, vuole la settimana lavorativa di 32 ore e propone misure contraccettive gratuite.
Jean Lassalle (Resistons!)
61 anni, candidato indipendente di area centrista. Vuole rinegoziare i trattati europei sottoscritti dalla Francia.
Jacques Cheminade (Solidarité et Progrès)
75enne indipendente propone l’uscita dall’Unione Europea e dall’Euro. È notoriamente un seguace del teorico della cospirazione Lyndon La Rouche.
Francois Asselineau (Union Populaire Républicaine)
59 anni, nazionalista anti-Usa, vorrebbe la Francia fuori da UE, Eurozona e Nato. Propone la nazionalizzazione di grandi industrie e società private.
Nicolas Dupont-Aignan (Debout la France)
55 anni, gollista, vuole la Francia fuori dalla Comunità europea e propone standard etici più rigidi per i funzionari eletti.