Pensioni novità precoci: Ape e Quota 41, possibile paralisi
Pensioni novità precoci: Ape e Quota 41, possibile paralisi
Ultime notizie sulle pensioni. Novità negative per i precoci. I decreti attuativi Ape social e Quota 41 non sono stati ancora pubblicati in Gazzetta Ufficiale. La prima fase d’invio delle istanze all’Inps si concluderà il 15 luglio. Concludere la presentazione entro 40 giorni non sarà facile. I lavoratori precoci sono sempre più disorientati dato che in un primo momento il governo aveva assicurato la fine dell’iter prima dell’1 maggio. Situazione ancor più gravosa per l’Ape volontario e la Rita, i decreti del governo non hanno ancora visto la luce.
Pensioni novità precoci: decreti attuativi ancora fermi
I due DPCM sono ancora fermi in Corte dei Conti. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sarebbe dovuta avvenire nei giorni scorsi. Fino a oggi nulla si è mosso. Questi ritardi non fanno che aumentare i problemi per i lavoratori precoci che attraverso Ape social e Quota 41 hanno avuto la possibilità di avere la pensione anticipata. Gli stessi soggetti stanno esprimendo il proprio malcontento attraverso i comitati e i gruppi sorti sui social network.
Pensioni novità precoci: Ape e Quota 41 entro il 15 luglio
I richiedenti dovranno inviare la prima istanza all’Inps entro e non oltre il 15 luglio 2017. Ad oggi, sono circa 40 i giorni rimasti per analizzare la propria storia contributiva e, in un secondo momento, accertare i requisiti per l’uscita anticipata. Con i provvedimenti dell’esecutivo non ancora operativi si rischia una paralisi causata dall’enorme confusione.
Hanno diritto all’Ape social i disoccupati senza Naspi da almeno tre mesi, gli invalidi dal 74% e i caregivers. Per queste categorie bastano 63 anni d’età e 20 di contributi. Flessibilità in uscita concessa anche ai gravosi con 63 anni e 36 di contribuzione.
Pensioni novità precoci: Anticipo volontario e Rita bloccati
I decreti attuativi sull’Ape di mercato e la rendita integrativa temporanea anticipata sono quasi finiti nel dimenticatoio. Inoltre sono l’uno dipendente dall’altro, la Rita è stata collegata alla piattaforma dell’Inps che gestisce anche l’Ape volontario. Per il cumulo dei contributi versati presso varie gestioni e casse professionali, manca al momento un provvedimento con regole chiare.
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