Sondaggi elettorali Lorien: la Lega Nord vola al 15%, crolla Forza Italia
Sondaggi elettorali Lorien: la Lega Nord vola al 15%, crolla Forza Italia
Il Movimento 5 Stelle resta davanti al PD, mentre la Lega Nord consolida la propria leadership all’interno del centrodestra. A dirlo è l’ultimo dei sondaggi elettorali condotti da Lorien.
Secondo l’istituto, il M5S guadagna 3 decimi e sale al 29.5%. Passo avanti simile a quello del PD, che si porta al 28.6%. E così il distacco a favore dei pentastellati resta pressoché invariato rispetto al mese scorso.
Sondaggi elettorali Lorien: M5S leader, la Lega Nord stacca Forza Italia
Il dato più interessante riguarda però il centrodestra. Che complessivamente cede qualche decimo ma che, soprattutto, vede crescere la posizione predominante del partito guidato da Salvini. Che guadagna 7 decimi e raggiunge addirittura quota 15%, toccando vette inesplorate da oltre un anno a questa parte. A farne le spese è Forza Italia, che crolla al 12.5% perdendo più di un punto e tornando ai livelli di 3 mesi fa. Invariato al 3% invece il dato relativo a Fratelli d’Italia. Stessa percentuale anche per i centristi di Alternativa Popolare, che guadagnano 2 decimi.
Stabilmente sotto lo sbarramento del 3% sono invece i vari partiti a sinistra del PD. Che sembrano sottrarsi voti a vicenda. Sinistra Italiana cede mezzo punto e cala al 2%. Al contrario, il Campo Progressista di Pisapia guadagna altrettanto, passando dall’1.5 al 2%. Leggero calo per Articolo Uno Democratici e Progressisti (MDP), che scende al 2%. In leggera crescita (+1%) l’affluenza, valutata al 65%.
Sondaggi elettorali Lorien: la fiducia nei confronti del governo Gentiloni
Lorien ha anche tastato gli umori degli italiani relativamente al consenso del governo guidato da Paolo Gentiloni. Il dato relativo alla fiducia nell’esecutivo risulta in calo di 2 punti, registrando il primo segno “meno” dai tempi dell’insediamento di Gentiloni.
Il consenso dell’esecutivo attuale è infatti cresciuto considerevolmente da febbraio sino a maggio, guadagnando ben 18 punti. Tuttavia, come si nota dal grafico, il dato resta incoraggiante. Infatti, l’attuale 43% di consenso rappresenta comunque un dato superiore al valore massimo registrato dal governo Renzi nei 9 mesi precedenti le sue dimissioni.
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