Pensioni ultime notizie: precoci e Ape, cumulo ufficiale
Pensioni ultime notizie: precoci e Ape, cumulo ufficiale
Dopo l’entrata in vigore dei decreti attuativi sulle pensioni, le ultime notizie sono favorevoli ai precoci. Nel provvedimento per Ape Social è stato confermato il cumulo gratuito dei contributi presso più casse. Il raggiungimento dei requisiti minimi per l’uscita anticipata sarà meno difficoltoso per i lavoratori che hanno svolto diverse mansioni. Previsti dei paletti non insormontabili, ecco nel dettaglio il cumulo gratuito per la pensione anticipata.
Pensioni ultime notizie: precoci e cumulo gratuito
Per poter accedere alla flessibilità in uscita occorre aver versato almeno 30 anni di contributi. Al momento del calcolo il soggetto potrà sommare la contribuzione versata presso determinate casse previdenziali. Lavori dipendenti, artigiani, autonomi e agricoli possono essere sommati. Restano escluse la gestione separata e le casse professionali. Altro paletto è il divieto di accumulare contributi versati nello spesso periodo. Non sarà possibile considerare due lavori svolti contemporaneamente, ma solo uno nel calcolo. La regola vale anche per i gravosi solo che alla categoria saranno necessari 36 anni di lavoro.
Pensioni ultime notizie: Ape e contribuzione volontaria
Inclusa nel decreto attuativo la possibilità d’includere eventuali contribuzioni versate autonomamente ai fini previdenziali. Anche i periodi durante i quali il soggetto ha percepito l’assegno di disoccupazione potranno essere cumulati gratuitamente. Da segnalare che l’Ape social non può superare i 1500 euro lordi al mese, con più contributi sparsi presso varie casse la composizione dell’assegno avverrà grazie alla somma delle singole gestioni.
Pensioni ultime notizie: contributi Ape non validi
Per il conseguimento dell’Ape social non sono valide contribuzioni estere e le maggiorazioni contributive. Per quanto riguarda il primo punto non sono consentite somme tra contributi italiani ed esteri qualunque sia la nazione. Nel caso d’invalidità dal 74% in poi, lavoro subordinato e conseguente richiesta di maggiorazione contributiva la richiesta verrà bocciata. La regola non vale invece per i lavoratori precoci che possono ottenere due mesi all’anno se in possesso dei suddetti requisiti.
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