Mappa terrorismo islamico: lotta all’Isis, a che punto è
Mappa terrorismo islamico: lotta all’Isis, a che punto è
Secondo un recente rapporto Europol, considerando complessivamente i paesi dell’UE, sono stati 1.002 i presunti terroristi arrestati nel 2016. Un terzo di essi aveva 25 anni o meno. Nel 26% dei casi, uno su quattro, ad andare in carcere è stata una donna (18% nel 2015).
Inoltre, la polizia europea riferisce anche che, per il quinto anno consecutivo, è cresciuto il numero di jihadisti finiti in manette. 159 nel 2012, 216 nel 2013, nel 2014 erano stati 395, 697 nel 2015, 718 lo scorso anno. La maggior parte degli arresti si è verificata in Francia (456). Seguono Regno Unito (149) e Spagna (120).
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Mappa terrorismo islamico: lotta all’Isis, a che punto è
È arrivato a quota 142 il bilancio degli attentati condotti sul suolo continentale nel 2016. Soltanto in 47 casi gli attacchi sono stati classificati come “riusciti”. Da sottolineare che la maggior parte (99) è riconducibile a una matrice etno-nazionalista e separatista. Ben 76 sono imputabili ai terroristi repubblicani dell’Irlanda del Nord. Gli unici paesi Ue a subire degli attacchi di matrice anarchica o di sinistra sono stati Italia, Spagna e Grecia (27 attentati, 31 arresti).
Tuttavia, quasi tutte le morti causate da attentati condotti in Europa (in totale, 142 vittime e 379 feriti nel 2016) sono imputabili al fondamentalismo islamico. 135 in tutto. Infatti, sono solo 7 le eccezioni (la deputata britannica Jo Cox e altre 6 vittime dei paramilitari nord-irlandesi).
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